Inaugurata a Quiliano e Vado Ligure la Cer più grande d’Italia

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Nei prossimi giorni entrerà in funzione l'impianto fotovoltaico da 1 MW di potenza realizzato sui tetti degli edifici della centrale di Tirreno Power. Faranno parte della Comunità energetica alcune imprese del territorio.

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Concretizzata in pochi mesi, dopo l’approvazione delle norme che a fine gennaio hanno definito le regole per questo nuovo modello di produzione e consumo, la Cer di Quiliano e Vado Ligure (in provincia di Savona) diventa la più grande comunità energetica in Italia.

L’impianto, dalla potenza di 1 MW (dimensione massima consentita da questo nuovo strumento di produzione energetica), è stato presentato ieri mattina, 17 luglio, nella sala conferenze della centrale di Tirreno Power. Entrerà in funzione nei prossimi giorni.

Faranno parte della comunità energetica le imprese MecPlast, See Art Hotel, Birrificio AltaVia e Vernazza Autogru. I benefici destinati agli enti locali saranno assegnati tramite una convenzione ai comuni di Quiliano e Vado Ligure.

L’impianto è stato realizzato sui tetti degli edifici della centrale di Tirreno Power più adatti per caratteristiche strutturali ed esposizione solare.

I due edifici selezionati hanno una superficie di 9mila metri quadrati sui quali sono installati 1.800 pannelli solari bifacciali che hanno la capacità di produrre elettricità sia dall’irraggiamento solare diretto sia dal riflesso che proviene dal tetto, per un incremento di potenza fino al 25% e un maggiore resistenza agli eventi atmosferici estremi.

Per Fabio Gilardi, sindaco di Vado Ligure, si tratta di un progetto pilota importante”, precursore di “altri che prevediamo nella nostra comunità”.

Ilaria Cavo, vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, ribadisce come le Cer siano oggi “un tema attualissimo, se ne sente parlare molto, ma da lì vederle applicate il passaggio non è semplice, quella di oggi è la dimostrazione che tutto questo è possibile”.

L’interesse per le Cer è anche a livello europeo. Le Comunità energetiche dovrebbero crescere in linea con il piano REPowerEU, e proprio nell’ambito di questo piano, ad esempio, la Solar Strategy ha definito l’obiettivo di istituire almeno una Cer in ogni Comune con più di 10.000 abitanti entro il 2025.

Il programma europeo LIFE ha emanato un bando per affrontare e superare gli ostacoli principali: mutevoli schemi nazionali di sostegno, licenze onerose, procedure amministrative lunghe, pesanti e incerte, accesso limitato ai finanziamenti, difficoltà di aggregare piccoli interventi o di coinvolgere i cittadini (per approfondire si veda Supportare le comunità energetiche con il nuovo bando LIFE).

A inizio luglio è stato inoltre sollevato un tema connesso allo sviluppo delle Cer in un’interrogazione presentata alla Camera da Luca Squeri (FI): “I soggetti che stanno realizzando comunità energetiche rinnovabili segnalano che molte delle cabine primarie risultano virtualmente sature, quindi non in grado di sopportare ulteriori richieste di allacciamenti”, si legge nel documento presentato dal deputato.

Un problema che “sarebbe dovuto alla stratificazione negli anni di domande di allacciamento presentate, mai andate a buon fine ma che impegnano la potenza delle cabine” e che rende impossibile “presentare istanza propedeutica per richiedere il contributo Pnrr”.

Il sottosegretario al Mase, Claudio Barbaro, ha chiarito che il ministero “sta valutando, anche confrontandosi con Arera e i distributori, le piùopportune iniziative per garantire il pieno sviluppo delle Cer”.

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