In Italia si vendono sempre più auto “verdi”, ma restiamo diesel-dipendenti

I dati relativi al primo semestre 2018 mostrano la crescita delle immatricolazioni di vetture con alimentazioni alternative. Tuttavia, il gasolio resta sopra il 50% del mercato totale, mentre i veicoli 100% elettrici sono ancora pochissimi. Buoni risultati per le ibride.

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In Italia si vendono sempre più auto “verdi” mentre sta calando il diesel, anche se, in termini assoluti, le vetture ecologiche restano di nicchia, aspettando il vero e proprio boom del mercato del 100% elettrico.

Questo, in sintesi, il quadro tracciato dal ministero dello Sviluppo economico sulla diffusione dei diversi tipi di veicoli, nell’ambito delle statistiche sull’energia e sui carburanti del primo semestre 2018, che confermano in sostanza quanto osservato nelle recenti elaborazioni delle associazioni di settore (Unrae-Anfia, vedi QualEnergia.it).

Così, da gennaio a giugno di quest’anno, evidenzia il MiSE nell’info-grafica che presentiamo sotto, le auto immatricolate con alimentazioni alternative (in questa definizione rientrano i motori benzina/gpl e benzina/metano, oltre a quelli ibridi ed elettrici “puri”) sono state 141.662, quasi il 15% in più in confronto allo stesso periodo del 2017.

Ciò significa, statistiche alla mano, che queste alimentazioni hanno fatto il 12,6% del mercato complessivo del nuovo (era il 10,8% nel primo semestre dello scorso anno).

Stanno crescendo, in particolare, le vetture con doppia propulsione benzina/metano, avendo segnato un +60% rispetto a gennaio-giugno 2017 con oltre 26.000 immatricolazioni, circa 10.000 in più nel paragone con i primi sei mesi dell’anno precedente.

Molto bene anche le auto ibride: +31% e 44.203 unità vendute nel nostro paese, di cui l’assoluta maggioranza sono ibride a benzina (94%) mentre stanno aumentando anche le vendite di modelli PHEV, Plug-in Hybrid Vehicle, quelli ricaricabili alla presa di corrente, circa 2.000 nel periodo considerato (4,6% del totale delle ibride).

Per quanto riguarda i veicoli 100% elettrici, quelli immatricolati nel primo semestre 2018 erano 2.252, oltre il doppio in confronto ai numeri registrati nel medesimo periodo dell’anno prima (+124%).

Guardando, infine, al peso relativo delle diverse categorie di alimentazioni sul mercato italiano dell’auto, sempre con riferimento a gennaio-giugno 2018 vs gennaio-giugno 2017, vediamo che il diesel ha perso quasi tre punti percentuali (dal 56,5% al 53,7%) ma resta ampiamente sopra la media dei cinque principali mercati europei dell’auto, che è pari al 38% circa.

La benzina ha sostanzialmente tenuto, attestandosi al 33,7% mentre le alimentazioni alternative hanno raggiunto quel 12,6% complessivo citato all’inizio, di cui metà è rappresentato dalle soluzioni a benzina/gpl (nonostante il calo delle immatricolazioni semestre vs semestre) e quasi il 5% è costituito dai veicoli ibridi.

Alle elettriche pure, per il momento, spetta allora una quota di mercato irrisoria, pari allo 0,2% del venduto, vedi anche QualEnergia.it Auto elettrica, cosa va e cosa non va dopo un’esperienza di guida e ricarica

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