Geotermia per usi termici, investimenti europei in forte crescita al 2030

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La capacità complessiva aumenterà del 58% rispetto a oggi, portandosi a 6,2 GWt secondo le stime di Rystad Energy.

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La crisi energetica e la necessità di trovare nuove fonti di approvvigionamento favoriranno nuovi investimenti europei nella geotermia per il riscaldamento.

Si parla di 7,4 miliardi di dollari al 2030 arrivando così a una capacità termica complessiva pari a 6,2 GWt, un incremento del 58% rispetto a oggi (3,9 GWt installati complessivamente).

I numeri arrivano da Rystad Energy, riguardano solo la geotermia impiegata a fini termici, in particolare per le reti di teleriscaldamento, escludendo le pompe di calore geotermiche acqua – aria, e sono riassunti nel grafico sotto:

Islanda, Francia e Ungheria sono i Paesi che finora hanno guidato questo settore industriale, ma a trainare la crescita della nuova potenza geotermica nel periodo 2022-2030 saranno Germania e Olanda, emerge dal grafico.

La Germania, secondo gli analisti, investirà circa un miliardo e mezzo di $ nella geotermia e raddoppierà da 400 a 850 MWt la potenza totale installata.

Mentre i Paesi Bassi, secondo le stime della società di consulenza, spenderanno circa 1,1 miliardi di $ per nuovi progetti geotermici e sorpasseranno 1 GWt di capacità cumulativa al 2030.

Tra le principali barriere agli investimenti ci sono i costi per sviluppare i progetti su vasta scala, in particolare i costi delle perforazioni; un altro fattore che può frenare la diffusione degli impianti è il tasso di successo delle perforazioni, a sua volta influenzato da diversi elementi (caratteristiche dei terreni, maturità tecnologica delle industrie del settore).

Guardando al parametro LCOH (Levelized cost of heating), cioè il costo tutto compreso per produrre 1 MWh termico con impianti geotermici, la media europea – escludendo l’Islanda – si attesta a 39 $/MWht ma ci sono ampie differenze tra Paesi, in base alle dimensioni dei progetti, alla profondità dei pozzi geotermici e alle condizioni ambientali.

Ricordiamo che in Italia, nel decreto Fer 2 ancora in attesa di emanazione (mercoledì 28 settembre è arrivato il parere delle Regioni in Conferenza unificata), ci sono anche gli incentivi per le centrali geotermiche innovative, indispensabili per lanciare queste tecnologie; si veda anche Geotermia, lo scialo che non ci possiamo più permettere

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