CE: l”‘Europa cesserà di importare petrolio russo entro fine anno”

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La proposte della Commissione: stop agli acquisti di greggio da Mosca entro sei mesi. Per l'embargo totale ai prodotti raffinati bisognerà attendere qualche mese in più. L'annuncio di Ursula von der Leyen.

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Un embargo al petrolio russo si farà, anche se gradualmente e con probabili eccezioni per i Paesi Ue che maggiormente dipendono dal greggio importato da Mosca.

Questo il succo del discorso tenuto oggi, mercoledì 4 maggio, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel presentare il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta alla sua azione militare in Ucraina.

La proposta di Bruxelles – che ora dovrà cercare la per nulla scontata approvazione degli Stati membri –   è un divieto totale di importazione su tutto il petrolio russo (greggio e raffinato, importato via nave e via tubo), anche se “non sarà facile”, ha sottolineato la presidente von der Leyen, perché “alcuni Stati membri dipendono fortemente dal petrolio russo”.

Ci sarà quindi una uscita graduale, “in modo da consentire a noi e ai nostri partner di garantire rotte di approvvigionamento alternative” e ridurre al minimo gli impatti di questa decisione sui mercati internazionali. Il greggio russo sarà eliminato dalle importazioni Ue entro sei mesi, mentre lo stop ai prodotti raffinati avverrà entro la fine del 2022.

A spianare la strada a questa decisione è stato il parere positivo della Germania: il vicecancelliere tedesco, Robert Habeck, lunedì 2 maggio aveva affermato che Berlino non si sarebbe opposta a sanzioni contro il settore petrolifero russo.

Ci sono però Paesi, come Slovacchia e Ungheria, che utilizzano percentuali altissime di greggio proveniente da Mosca (quasi il 100% nel caso della Slovacchia) e che quindi dovrebbero ottenere delle esenzioni speciali.

Altri dettagli saranno diffusi nelle prossime ore e, come detto, le proposte dovranno essere discusse e approvate dagli Stati membri.

Intanto le esportazioni russe di combustibili fossili continuano a pieno ritmo: nei primi due mesi dallo scoppio del conflitto in Ucraina, i ricavi di Mosca dalla vendita di gas, petrolio e carbone alla Ue sono addirittura raddoppiati.

In campo energetico, Bruxelles ad aprile aveva deciso di bandire le importazioni europee di carbone russo, a partire però dal prossimo agosto.

Nel nuovo pacchetto di sanzioni, ci sono anche altre misure, tra cui: esclusione di tre nuove banche russe – in particolare Sberbank, la maggiore del Paese – dal sistema Swift, blocco delle trasmissioni sul territorio Ue di tre grandi emittenti statali russe.

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