Per Eni nel 2021 profitti record

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Grazie al caro energia, l'utile netto tocca i 4,7 miliardi di euro.

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Mentre il Governo pensa a contenere i profitti delle rinnovabili, almeno per ora senza intervenire su quelli delle fossili ma anzi puntando a incrementare la produzione nazionale di gas, Eni segna il record di profitti degli ultimi 10 anni, grazie anche ai prezzi di gas e petrolio alle stelle.

Il cane a sei zampe nel 2021 ha infatti registrato un EBIT di 9,7 miliardi di euro e un utile netto adjusted di 4,7 miliardi, “il più alto dal 2012, quando il Brent superò 110 $/barile”, ricorda la stessa azienda nella presentazione dei risultati, avvenuta venerdì.

L’accelerazione della ripresa macroeconomica globale sostenuta dal riavvio delle attività traina la domanda di petrolio, gas naturale ed energia elettrica in modo sincrono in tutte le geografie, si ricorda nel comunicato citando i prezzi di petrolio, gas ed elettricità nel quarto trimestre 2021: greggio a 80 $/bbl, quasi raddoppiato sul corrispondente periodo 2020, gas all’hub continentale TTF a 92 €/MWh (+529% sul quarto trimestre 2020) e, per l’elettricità, Pun in Italia a 243 €/MWh (+380% sullo stesso periodo del 2020.

“L’upstream continua da un lato a fornirci le risorse per alimentare la nostra strategia di decarbonizzazione, mentre i business legati alla transizione, come quelli raccolti nella nuova società Plenitude, offrono dall’altro lato il loro importante contributo”, spiega Eni.

“La forte generazione di cassa, che ha beneficiato anche della selettività nelle scelte di spesa, ha reso disponibili 7,6 mld di euro di free cash flow organico, in grado di accelerare la crescita dei business green e di coprire dividendi e buy‐back già ritornati a livelli pre‐pandemia, e ridurre il rapporto d’indebitamento al 20%, rispetto al 31% dello scorso anno”, si aggiunge.

Dai dati si vede che crescono le nuove attività “verdi”, ma il grosso di guadagni e investimenti resta centrato sulle fossili.

L’EBITDA adjusted di Plenitude, la nuova società Eni per le attività low carbon è a 0,6 mld in crescita del 25%, il portafoglio clienti retail è superiore a 10 milioni, la capacità installata da fonti rinnovabili è più che triplicata nel 2021 e pari a circa 1,2 GW (oltre 2 GW inclusi gli asset in costruzione).

Ma continua l’esplorazione con “eccellenti risultati” sulla attività near field e in bacini maturi, con oltre 700 mln boe di nuove risorse, mentre nel 2021 il portafoglio esplorativo è stato rinnovato con circa 15.800 chilometri quadrati di nuovi permessi in Angola, Costa d’Avorio, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Norvegia, Regno Unito e Vietnam.

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