Emergenza Covid-19 ed energia pulita: l’opinione di Christian Stella di Centrica Business Solutions

Rubrica "Emergenza coronavirus ed energia pulita: diamo voce agli operatori": l’opinione di Christian Stella, Managing Director di Centrica Business Solutions: "è l’occasione per trasmettere nuove soluzioni ai tanti settori di mercato che finora non si sono occupati del proprio efficientamento energetico".

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Riprendiamo la Rubrica di QualEnergia.it con esperienze, richieste e visioni degli operatori delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica in questa nuova fase di emergenza per il coronavirus: le difficoltà pratiche che le aziende stanno incontrando, le loro soluzioni, le misure che le istituzioni energetiche dovrebbero predisporre, la percezione sui possibili sviluppi del mercato nelle prossime settimane e mesi.

Per scriverci: Emergenza coronavirus ed energia pulita: diamo voce agli operatori

 

L’opinione di Christian Stella, Managing Director di Centrica Business Solutions

Quali sono le maggiori difficoltà che sta incontrando la sua azienda in questo periodo di emergenza Covid-19? E come le state affrontando?

Fortunatamente, lo smart working per noi non ha rappresentato un problema: in 48 ore tutti i colleghi erano operativi da remoto già dal 25 febbraio, molto prima del lockdown e delle misure restrittive. Abbiamo una gestione del lavoro agile e flessibile e siamo stati tra le prime aziende ad abilitare tutto il reparto office a lavorare da casa.

La difficoltà maggiore, invece, è stata cercare di dare continuità alla nostra attività di gestione e manutenzione degli impianti dei clienti, mettendo in sicurezza i colleghi operativi sul campo nel più breve tempo possibile.

Da subito abbiamo creato un team di gestione della crisi con meeting quotidiani da remoto per definire le priorità da gestire e il piano su come affrontare la criticità e il rischio per noi e per i siti dei nostri clienti.

Siamo riusciti a garantire la continuità operativa delle aziende con cui abbiamo contratti a lungo termine e per cui il funzionamento dell’impianto è vitale.

Oltre il 50% dei nostri clienti, infatti, appartiene ai codici ATECO inclusi nel primo DPCM tra i servizi essenziali: ospedali, aziende del Food & Beverage e produttori ‘strategici’ come la lavorazione e lo stampaggio della plastica per la realizzazione, ad esempio, di flaconi per prodotti ospedalieri o disinfettanti: aziende che non si sono mai fermate e che in questo periodo hanno addirittura visto aumentare i propri consumi energetici.

In questi casi il nostro reparto Operations ha dovuto assicurare continuità di servizio, h24. I nostri colleghi, in piena esplosione del virus, sono intervenuti sul campo, anche in strutture ospedaliere con professionalità e coraggio.

Cosa si aspetta dal mercato per l’anno in corso? E come potrebbero evolvere domanda, offerta e prezzi?

Credo che tutte le crisi impongano alle aziende di prendere misure che riducano i costi operativi. Le nostre soluzioni, ad esempio, generano risparmi concreti; sono investimenti che aiutano le aziende, perché diminuiscono i costi energetici, consentendo continuità e stabilità nell’approvvigionamento, nonché sostenibilità. Ritengo, quindi, che non dovremmo subire un impatto negativo da questa situazione, anzi potrebbe essere l’occasione per trasmettere ai tanti settori di mercato che fino ad oggi non si sono mai occupati del proprio efficientamento energetico, l’importanza di prevedere una corretta e formalizzata strategia energetica.

Purtroppo, la liquidità delle aziende sarà la prima criticità per i prossimi 12-24 mesi, ma anche da questo punto di vista possiamo supportarle disponendo di opzioni di finanziamento delle nostre soluzioni a investimento zero, che consentono di usufruire dei vantaggi di soluzioni energetiche innovative senza impatti sul bilancio aziendale.

Siamo in grado di supportare sempre di più le aziende italiane, specialmente in questo momento, con servizi che assicurano sostenibilità e risparmio energetico. E sebbene inizialmente potrebbe esserci una leggera flessione dell’attenzione all’ambiente, un’inversione di tendenza rispetto a quello che stavamo vivendo prima della pandemia, molte aziende credono ancora in un approccio sostenibile come vantaggio competitivo per una crescita duratura del business.

Riduzione dei costi e sostenibilità saranno sempre in cima alle priorità delle aziende e per questo riteniamo che il 2021, a seguito di una naturale difficoltà per l’anno in corso, sarà nuovamente un anno positivo.

Quali misure dovrebbero prendere governo e istituzioni energetiche nel breve e medio periodo per aiutare il suo comparto?

Credo che questo sia il momento ideale per il governo di aiutare le aziende a venir fuori dalla crisi, promuovendo la sostenibilità.

Non solo, quindi, salvando le aziende in difficoltà, ma anche implementando misure e finanziamenti che aiutino ad avere un approccio sostenibile, perché la sostenibilità è l’elemento in grado di garantire alle aziende di essere sane nel lungo periodo.

Le organizzazioni che non avranno previsto una strategia chiara di sostenibilità, incontreranno difficoltà a competere nel mercato, che vedrà eccellere quelle aziende virtuose che prime di tutte hanno abbracciato questo approccio strategico.

Basti pensare al settore dell’automotive, tra i più colpiti dalla pandemia, che ha la possibilità di ripartire con una spinta verso la sostenibilità e la mobilità elettrica, ad esempio. È un’occasione per accelerare gli obiettivi di carbon zero.

Di sicuro la spinta e un aiuto da parte delle istituzioni sono necessarie ma l’importante è che questi aiuti siano spesi in modo intelligente, pensando al futuro sostenibile delle nostre aziende.

Gli altri interventi per la Rubrica “Emergenza coronavirus ed energia pulita”

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