Efficienza edilizia scolastica: serve modifica normativa per non bloccare il Fondo Kyoto

Un atto parlamentare chiede al Governo di consentire alle amministrazioni pubbliche di presentare le domande di finanziamento a tasso agevolato per l’efficientamento delle strutture di proprietà pubblica anche oltre la scadenza del 31/12/2018, in mancanza di un decreto interministeriale che doveva essere emanato il 1° marzo 2019.

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Va consentito alle amministrazioni pubbliche di presentare le domande di finanziamento a tasso agevolato per interventi di efficientamento delle strutture di proprietà pubblica anche nel prossimo anno utilizzando le risorse del Fondo Kyoto che sarebbe in vigore solo fino al 31 dicembre 2018.

È quanto indicato in un ordine del giorno (Ordine del Giorno 9/02267/004 del 10/12/2019) presentato dai deputati Nicola Fratoianni e Rossella Muroni.

Si chiede in pratica al Governo di prevedere una modifica normativa nel primo provvedimento utile tale da consentire alle amministrazioni interessate di presentare la domanda di accesso al meccanismo di incentivazione limitatamente ad immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’istruzione universitaria, per gli edifici dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), per realizzare interventi di incremento dell’efficienza energetica.

Il tutto secondo la precedente normativa in vigore con la legge di Bilancio 2019. In particolare, nei commi 743 e 745 della legge 30 dicembre 2018 n. 145, dove si estendeva la possibilità di destinare il Fondo Kyoto anche all’efficientamento energetico di ospedali e impianti sportivi pubblici, si stabiliva anche che entro il 1° marzo 2019 (cioè a 60 gg. dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2019) doveva essere emanato un decreto interministeriale con il quale si dovevano indicare criteri e modalità di concessione dei finanziamenti a tasso agevolato.

Visto che ad oggi non esiste alcun provvedimento in tal senso e vista la prossima scadenza si rischia di bloccare tali finanziamenti con un danno grave anche per chi ha investito in questi progetti di efficientamento.

Ricordiamo che l’art. 9 del DL 91/2014 prevede, a valere sul Fondo Kyoto, nel limite di 350 milioni di euro, la possibilità da parte della Cassa depositi e prestiti S.p.A di concedere finanziamenti a tasso agevolato per realizzare interventi di incremento dell’efficienza energetica degli edifici scolastici, asili nido, e strutture universitarie.

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Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02267/004

presentato da FRATOIANNI Nicola

testo di

Martedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275

La Camera,

premesso che:

con i commi da 743 a 745 della legge 30 dicembre 2018 n. 145 (legge di Bilancio 2019) si dettano le norme in materia di interventi per la riduzione delle emissioni di gas serra finanziati con l’utilizzo delle risorse del cosiddetto Fondo Kyoto;

nell’ambito delle misure rivolte all’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici, i finanziamenti a tasso agevolato concessi ai soggetti pubblici competenti per tali edifici vengono estesi anche alla realizzazione di interventi di efficientamento e risparmio idrico, oltre che all’incremento della loro efficienza energetica negli usi finali dell’energia;

viene inoltre allargata la platea dei beneficiari dei finanziamenti a tasso agevolato, anche ai soggetti pubblici per l’efficientamento energetico e idrico di impianti sportivi di proprietà pubblica (non inclusi nel previsto Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane), e per l’efficientamento energetico e idrico di edifici di proprietà pubblica adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari;

inoltre, si stabiliva che entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2019 doveva essere emanato un decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con il quale venivano individuati i criteri e le modalità di concessione dei finanziamenti a tasso agevolato;

ad oggi la mancata pubblicazione del decreto, previsto entro il 3 marzo 2019, sta non solo bloccando il meccanismo e quindi il rilascio dei finanziamenti ma soprattutto sta mettendo in ginocchio un comparto economico importante per il nostro Paese,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere nel primo provvedimento utile una modifica normativa che consenta alle amministrazioni interessate, nelle more della pubblicazione del decreto previsto dal comma 744 della legge 30 dicembre 2018 n. 145 di presentare comunque le domande di finanziamento secondo il vecchio meccanismo in vigore fino al 31 dicembre 2018 in modo da permettere alle amministrazioni interessate di presentare la domanda di accesso al meccanismo di incentivazione limitatamente ad immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’istruzione universitaria, nonché di edifici dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), al fine di realizzare interventi di incremento dell’efficienza energetica degli edifici scolastici, ivi inclusi gli asili nido, e universitari negli usi finali dell’energia secondo le previgenti normative.

9/2267/4. (Testo modificato nel corso della seduta) Fratoianni, Muroni.

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