Effetto coronavirus, crollo record della domanda di petrolio

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IHS Markit stima una perdita di circa 3,8 milioni di barili giornalieri.

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Nei primi tre mesi del 2020 ci sarà un crollo della domanda petrolifera mondiale come non si era mai visto prima nella storia: secondo le stime di IHS Markit, infatti, nel periodo gennaio-marzo i consumi globali di oro nero perderanno 3,8 milioni di barili giornalieri in confronto ai livelli dello scorso anno.

Secondo gli analisti, sarà un crollo più marcato rispetto a quello registrato durante la crisi finanziaria del 2009, quando la domanda petrolifera aveva perso 3,6 milioni di barili giornalieri nel primo trimestre.

A spingere così in basso le stime sulla richiesta di petrolio nel mondo, precisa IHS Markit, è il blocco delle attività economiche in Cina a febbraio e la diffusione del coronavirus in altri paesi asiatici, europei e negli Stati Uniti.

E poiché i casi di coronavirus stanno aumentando fuori della Cina, evidenziano gli analisti, l’impatto negativo sulla domanda petrolifera continuerà nel secondo trimestre.

In particolare, si legge nella nota di IHS Markit, a perdere di più è la domanda di carburanti in Cina (benzina e jet-fuel) a causa della fortissima contrazione del traffico stradale e della cancellazione dei voli aerei.

Intanto la produzione OPEC è al livello minimo da 17 anni e potrebbe ancora diminuire nei prossimi mesi.

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