Gli edifici plurifamiliari con unico proprietario sono ammessi a Ecobonus e Sismabonus

Il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate.

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Si possono usare le detrazioni fiscali combinate Ecobonus e Sismabonus per realizzare interventi di riqualificazione energetica e antisismica su un edificio composto da più unità immobiliari e un unico proprietario.

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate.

Nel caso specifico, una società intende acquistare un edificio ubicato in zona sismica 3, composto da diverse unità residenziali autonomamente accatastate, per poi affittarle o rivenderle al termine dei lavori di ristrutturazione edilizia (efficienza energetica e messa in sicurezza statica delle parti comuni condominiali).

L’intervento, si specifica, interessa l’involucro edilizio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda.

La società ha chiesto all’Agenzia se è possibile ottenere la detrazione fiscale combinata Ecobonus più Sismabonus, nella misura dell’80-85% con tetto di spesa a 136.000 euro.

Secondo l’Agenzia (corsivo e neretti nostri), resta fermo quanto già chiarito con la circolare n. 19/E del 2020, per cui la locuzione ‘parti comuni di edificio residenziale’ deve essere considerata in senso oggettivo e non soggettivo e va riferita, dunque, alle parti comuni a più unità immobiliari e non alle parti comuni a più possessori […]. In tal caso, pertanto, l’unico proprietario (o i comproprietari) dell’intero edificio ha diritto alla detrazione per le spese relative agli interventi realizzati sulle suddette parti comuni”.

Al contrario, ricordiamo che non è possibile utilizzare il Superbonus del 110% per interventi realizzati su un edificio plurifamiliare con un solo proprietario.

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