Decarbonizzare il settore dell’edilizia in Italia, le proposte del Green Building Council

Il manifesto di GBC Italia: è un possibile programma per il governo affinché si possa riconoscere il ruolo centrale del settore delle costruzioni per un'Italia a emissioni zero e sostenibile. Idee per strumenti legislativi, normativi e finanziari.

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Quali strumenti legislativi, normativi e finanziari sono necessari per trasformare il patrimonio edilizio italiano azzerando le emissioni di CO2 entro il 2050?

Un messaggio al governo arriva dal Green Building Council Italia (GBC) e dal suo presidente Giuliano Dall’O’, con un vero e proprio manifesto che fornisce una panoramica della governance e delle azioni che sarebbero necessarie per lo sviluppo sostenibile delle costruzioni, insomma una sorta di programma d’azione per un settore trainante dell’economia nazionale con il 12,5% delle aziende sul totale e circa 1,4 milioni di addetti.

GBC nel documento “Un ambiente costruito sostenibile per l’Italia del futuro: le proposte di GBC Italia” (allegato in basso) spiega anche il peso del comparto connesso al raggiungimento degli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico. Infatti il settore è responsabile del 36% di tutte le emissioni, del 40% dei consumi di energia, del 50% dell’estrazione di materie prime nell’Ue, del 21% del consumo di acqua.

Il Manifesto tocca differenti aree tematiche, tra cui quelle indicate dal Piano d’azione per l’economia circolare” (11 marzo 2020) della Commissione europea e dal Nuovo Green Deal europeo (11 dicembre 2019)  che ha l’obiettivo di eliminare le emissioni di CO2 entro il 2050.

Quindi il documento affronta obiettivi energetico-ambientali, ma anche economici e sociali.

In Italia, spiegano GBC, il governo intende investire su molti fronti in materia ambientale nel prossimo triennio. L’Atto di indirizzo sulle priorità politiche per l’anno 2020 e il triennio 2020-2022, recentemente pubblicato dal Ministero dell’Ambiente, delinea direttive e obiettivi.

Il Manifesto del Green Global Council Italia, a tal proposito, vuole evidenziare che per rendere il patrimonio costruito realmente sostenibile servono azioni per la decarbonizzazione, l’economia circolare, l’efficienza idrica, l’uso del suolo e biodiversità, la resilienza, il benessere e salubrità, la giustizia nella transizione, tutti temi cardine del manifesto di GBC Italia.

Per GBC Italia decarbonizzare il settore dell’edilizia significa passare della definizione di edificio a energia zero a edificio a Zero Emissioni di CO2.

Serve inoltre rilanciare il piano di riqualificazione del 3% annuo degli edifici pubblici, inclusi quelli delle amministrazioni locali con una priorità da dare alle scuole. Va incentivata la produzione e condivisione dell’energia rinnovabile all’interno degli edifici e dei distretti urbani. Va sviluppata una mobilità sostenibile nell’ambito di piani di quartiere ecosostenibili. Servono tanti esempi di riqualificazione profonda (deep renovation) di edifici e condomini; si propone in questo caso un intervento almeno per ogni via cittadina grazie a campagne di incentivi dedicati.

Tra le azioni da intraprendere GBC Italia ritiene importante monitorare le prestazioni degli edifici attraverso piattaforme pubbliche nazionali e di promuovere l’adozione dei protocolli energetico ambientali in coerenza con gli obiettivi europei e lo schema Level(s), sviluppato dalla Commissione europea, uno strumento chiave in grado di fornire i cambiamenti necessari e guidare la domanda di un ambiente costruito a beneficio dell’economia, della società e dell’ambiente.

Va poi rielaborata la normativa con un approccio prestazionale e non più prescrittivo, focalizzando l’attenzione sull’intero ciclo di vita dell’edificio. Servono incentivi ad hoc, ma anche semplificaizione.

Tra le misure finanziarie proposte c’è quella di abilitare gli istituto di credito quali beneficiari della cessione del credito di imposta e la diffusione di Mutui verdi riservati alla deep renovation a a nuovi edifici con una sostenibilità energetico-ambientale certificata.

In ciascuno dei punti citati nel documento, GBC Italia porta la conoscenza che deriva da esperienze maturate negli anni, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale attraverso il World Green Building Council, la rete internazionale di cui GBC Italia è socio stabile, oppure attraverso le esperienze maturate nei progetti europei ai quali GBC Italia partecipa da sempre, ha detto Giuliano Dall’Ò, presidente GBC Italia.

“Con questo Manifesto GBC – ha aggiunto Dall’O’ – non vuole semplicemente dare degli simoli al mondo della politica, ma si mette a disposizione per collaborare in modo costruttivo affinché le politiche già messe in campo possano essere rafforzate nell’interesse di tutti: dai cittadini agli attori coinvolti nella filiera delle costruzioni e delle infrastrutture”.

Intervento audio del presidente Giuliano Dall’O’ (durata: 7 min)

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