Per contrastare la crisi energetica, Anci Emilia Romagna ha invitato i Comuni a identificare gli impianti di fotovoltaico già attivi e le superfici potenziali per realizzarne nuovi.
La lettera di invito (allegata in basso) è stata inviata nei giorni scorsi ai Sindaci e agli Assessori all’Ambiente dei Comuni dell’Emilia-Romagna, per proporre l’avvio di un’attività di rilevazione dei “giacimenti di fotovoltaico comunale”.
Il Presidente di Anci Emilia Romagna, Luca Vecchi, nell’invito ha spiegato che avviare questa attività e darne evidenza pubblica costituisce di per sé un fattore di stimolo per gli amministratori locali.
Nella lettera si spiega che l’idea del censimento nasce dall’attività del MiTE, che pubblica e aggiorna annualmente i dati sulle riserve di idrocarburi presenti sul territorio nazionale: le fonti certe, quelle probabili e quelle meno probabili.
Seguendo questa metodologia, l’Associazione Nazionale dei Comuni dell’Emilia Romagna ritiene che, se ogni Comune pubblicasse e aggiornasse periodicamente una semplice tabella con le “riserve di fotovoltaico comunale” – impianti attivi, superfici dove si è già verificato che è possibile installare impianti e superfici dove ancora non si sono fatte le verifiche – sarebbe un segnale politico che spinge tutti ad andare nella direzione giusta.
Inoltre, secondo il Presidente Vecchi, questo censimento sarebbe un ulteriore aiuto all’applicazione della recente legge regionale sulle Comunità Energetiche (L.R. 5/2022), la quale chiede di individuare le superfici da mettere a disposizione, anche di terzi, per la realizzazione di impianti per le Comunità di Energia Rinnovabile, che potranno essere una o più di quelle presenti nel “giacimento di fotovoltaico del Comune”.
Per supportare i Comuni della Regione nel censimento, la lettera informa che la struttura tecnica di ANCI Emilia-Romagna, insieme alle agenzie pubbliche per l’energia, definiranno le principali caratteristiche da rilevare e le modalità di pubblicazione dei dati.
- La lettera ai Sindaci (pdf)