Con l’idroelettrico in caduta libera la generazione da rinnovabili mai così in basso

A fine agosto le rinnovabili, causa tracollo dell'idroelettrico, hanno generato in otto mesi quasi 11 TWh in meno di un anno fa. Anche se cresce la generazione da fotovoltaico ed eolico di 2,4 TWh, si impenna quella del termoelettrico: +16 TWh. Serve subito una svolta.

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Nel mese di agosto 2022 mancano all’appello più di 2 TWh da rinnovabili rispetto ad un anno fa.

Con una domanda elettrica in calo del 2% su agosto 2021, le rinnovabili hanno coperto il 35% della richiesta mensile contro il quasi 42% dello scorso anno.

Il calo mensile rispetto ad agosto 2021 della generazione da rinnovabili (-19% circa) è imputabile alla ripida discesa dell’idroelettrico (-42,2%) e in misura molto minore all’eolico (-15,3%).

I numeri del mese sono disponibili nella tabella estratta dal report mensile di Terna (allegato in basso).

Dati per il periodo gennaio-agosto 2022

La quota di rinnovabili sulla domanda di energia elettrica negli otto mesi del 2022 è stata del 33,2% (non è incluso apporto pompaggi), mentre lo scorso anno si era al 39%.

Come si vede dal grafico è di gran lunga la percentuale più bassa dal 2014.

Le fonti rinnovabili sulla produzione elettrica nazionale hanno invece contribuito nei primi due quadrimestri per il 38% (senza considerare apporto pompaggi), contro il 45% dello scorso anno.

Le rinnovabili hanno finora generato circa 71,4 TWh (il dato più basso dal 2014), quasi 11 TWh in meno del periodo gennaio-agosto 2021, con una domanda elettrica in aumento del 2% (+4,1 TWh) e con il termoelettrico in ripresa del 14% circa, pari a quasi 16 TWh in più.

Un aumento, quello del termoelettrico, che andato a sopperire alla netta diminuzione di produzione idroelettrica causata dalla duratura siccità: a fine agosto risultava di circa 13 TWh in meno, a fronte di un aumento di 2,4 TWh della generazione di fotovoltaico + eolico, come si vede dal grafico, che evidenzia una leggera e costante crescita della produzione di queste due fonti, anche se non ai ritmi richiesti dagli obiettivi 2030.

Un segnale chiaro che va data immediatamente una accelerazione alle installazioni di eolico e solare, se non vogliamo metterci ancora più nei guai.

L’idroelettrico ha finora soddisfatto il 9,2% della domanda (considerando stavolta l’apporto dei pompaggi). Anche a fine agosto il contributo del fotovoltaico è risultato superiore: in otto mesi è stato infatti del 9,8% (era al 9,1% lo scorso anno nel periodo considerato).

Eolico e FV sono cresciute nel complesso rispetto ad un anno fa del 7,4% (+10,8% il FV e +2,6 l’eolico). L’eolico copre il 6,4%, esattamente come un anno fa.

In riferimento al contributo percentuale delle diverse rinnovabili tra loro, vediamo che eolico e FV costituiscono insieme il 49% di tutte le fonti rinnovabili. Un anno fa l’idroelettrico era al 41,5%, oggi appena del 29,4%.

 

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