Comunità energetiche rinnovabili: il decreto con gli incentivi “è pronto”

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A breve sarà avviata la consultazione pubblica. Le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin, in risposta alle richieste di Legambiente e altre associazioni.

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Il decreto con gli incentivi per le comunità energetiche rinnovabili (Cer) “è pronto” e a breve sarà avviata la consultazione pubblica “per condividerne i contenuti con tutti gli attori e gli stakeholder di riferimento”.

Queste le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in risposta alle richieste di Legambiente di velocizzare le procedure per adottare il nuovo provvedimento.

“È un tema su cui stiamo lavorando, anche con il dovuto confronto con la Commissione Ue” per quanto riguarda il necessario inquadramento nel sistema di aiuti di Stato, ha precisato il ministro in una nota (neretti nostri nelle citazioni).

Pichetto Fratin ha poi sottolineato di voler avviare “un dialogo costruttivo con gli altri soggetti  istituzionali – in particolare con il ministro Fitto e le Regioni – per assicurare la migliore attuazione delle misure incentivanti anche a valere su Pnrr”.

Proprio oggi, martedì 15 novembre, Legambiente ha manifestato davanti al ministero con diverse altre associazioni (tra cui Rete delle Comunità Energetiche Solidali, Kyoto Club, Coordinamento Free) per sollecitare lo sblocco normativo e burocratico delle comunità energetiche rinnovabili.

Queste ultime, evidenzia una nota, in Italia “non trovano terreno fertile, sotto scacco di ritardi burocratici e mancanza delle regole attuative”.

“Il nuovo Governo acceleri subito sullo sblocco dei progetti ancora fermi al palo e sulla pubblicazione degli strumenti necessari per dare risposte alle numerose Cer ancora in attesa”, ha affermato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

“È inaccettabile – ha aggiunto Ciafani – la mancanza dei decreti attuativi, in particolare quello sugli incentivi da parte del Mase, il ritardo di Arera sull’emanazione delle regole attuative di sua competenza”, senza dimenticare “le difficoltà nel ricevere dai distributori locali le informazioni necessarie a identificare l’ambito di sviluppo delle Cer, i ritardi del Gse nell’iter di registrazione presso il proprio portale e nell’elargizione degli incentivi, i preventivi onerosi per gli allacci alla rete” (si veda anche Comunità energetiche rinnovabili in Italia: cosa manca per farle decollare).

Anche Italia Solare, confermando quanto comunicato nei mesi scorsi, sia direttamente ai ministeri competenti, che nel corso dei numerosi eventi organizzati dall’associazioneè allineata con la richiesta di Legambiente di emanare prima possibile i decreti attuativi necessari a consentire un reale e significativo sviluppo delle CER, che rappresentano oggi uno degli strumenti principali per aiutare famiglie e imprese a contenere le bollette elettriche rapidamente e in modo tangibile”.

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