Comunità energetiche rinnovabili: un bando per le aree del sisma del Centro Italia

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Presentato il primo bando di sostegno alla creazione di Comunità di Energia Rinnovabile (CER) predisposto in Italia da un Ente governativo nazionale. Finanziamento al 100% a fondo perduto per amministrazioni ed enti pubblici dell’area del cratere 2009 o 2016.

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Il 30 giugno 2022 tramite l’ordinanza n°24 (allegata in basso), la Struttura Commissariale Sisma 2016 e la Struttura di Missione 2009 hanno presentato il primo bando di sostegno alla creazione di Comunità di Energia Rinnovabile (CER), predisposto in Italia da un Ente governativo nazionale.

Grazie al prezioso supporto del GSE, al tavolo d’indirizzo individuato all’interno della struttura commissariale e quella di missione e all’ufficio legale della struttura commissariale, si è potuto raggiungere un primo obiettivo: quello di stendere un bando che possa iniziare realmente a elargire fondi per sostenere un’efficace politica energetica in Italia.

All’interno di questa lunga e complessa opera rigenerativa di territori difficili e fortemente danneggiati dai sismi del 2009 e del 2016, ben 68 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare (PNC) al PNRR sono stati dedicati alla realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica e calore da fonte rinnovabili.

In particolare, nella stesura del progetto, si è scelto di finanziare il 100% dell’investimento a fondo perduto per quelle progettualità che, oltre a realizzare gli impianti, prevedano la condivisione del vettore energetico prodotto mediante realizzazione di CER, nel caso di energia elettrica, o di reti di teleriscaldamento, nel caso di energia termica.

I fondi stanziati, derivanti dalla linea A del PNC, sono riservati ad amministrazioni ed enti pubblici che hanno una sede, anche solo operativa, nell’area del cratere 2009 o 2016 secondo quanto previsto dall’ordinanza n°4 del PNC del 23/12/2021 che elenca i comuni facenti parte dei crateri.

Due sono i soggetti che di fatto possono presentare la propria progettualità:

caso A – amministrazioni pubbliche ed enti pubblici aventi almeno una sede operativa nell’area dei di uno dei due crateri;

caso B – costituende CER, purché partecipate da almeno un’amministrazione pubblica o ente pubblico di cui al caso A.

In questo percorso si è altresì cercato di trovare una forma che permettesse, alle suddette amministrazioni, di coinvolgere, qualora lo ritengano utile e vantaggioso, anche gli operatori privati di qualsivoglia natura (operatori economici, privati cittadini, ecc.). Pertanto, nel bando è stata inserita la possibilità, per le amministrazioni pubbliche, di siglare accordi al fine di poter, ad esempio, utilizzare superfici di proprietà privata per la realizzazione dei propri impianti finanziati mediate tale bando.

Ovviamente l’idea è quella di creare sinergie pubblico-privato che permettano al pubblico di sfruttare “risorse” di privati (superfici per la realizzazione di impianti fotovoltaici, salti idrici per la realizzazione di centrali idroelettriche, ecc.) e ai privati di ottenere benefici diretti, come il pagamento di un canone di affitto, o benefici indiretti, come la possibilità di utilizzare l’energia prodotta secondo le modalità che verranno introdotte dai decreti attuativi previsti dal D.lgs. 199/2021 ad oggi ancora non emessi dal MiTE.

All’interno del bando sono previsti tre diversi criteri di valutazione:

  1. criteri di ammissibilità, da rispettare tassativamente per poter accedere ai fondi;
  2. criteri di premialità, che verranno utilizzati per valutare l’efficacia dell’intervento;
  3. criteri di conformità, che sono necessari per la verifica di un corretto bilanciamento energetico della CER che si sta costituendo.

Quest’ultimo criterio va probabilmente chiarito in quanto in questo articolo si è scelto di non dilungarsi sulle questioni relative a cosa sia una CER, come funzioni e su quali presupposti si basi dato che ormai sono diversi mesi che si susseguono incontri e dibattiti su tali tematiche, ma è utile ricordare che il principio fondante di una CER è il bilanciamento tra la produzione elettrica e i consumi elettrici all’interno del perimetro individuato virtualmente dai membri che ne fanno parte.

Infatti, una CER è banalmente un insieme di individui, che insistono sotto la stessa cabina primaria di distribuzione, che decidono di condividere l’energia che producono mediante i propri impianti da fonte rinnovabile mediante lo scambio virtuale, utilizzando la rete elettrica di distribuzione esistente. Senza scendere in tecnicismi va sottolineato che, dato che la legge prevede di incentivare solo l’energia condivisa tra i membri, lo scopo sarà quello di massimizzare tale energia per massimizzare l’incentivo, pertanto, un’oculata progettualità non può che prevedere un bilanciamento tra domanda e offerta di energia all’interno della CER.

Il bando prevede inoltre molteplici spese ammissibili tutte finalizzate alla realizzazione degli impianti in sicurezza e alle eventuali opere annesse per l’ottenimento dei punteggi relativi alle premialità.

A questo proposito va sottolineato che i fondi verranno elargiti alle amministrazioni ed enti pubblici, quindi, gli impianti saranno di loro proprietà e le eventuali opere migliorative come, ad esempio, le elettrificazioni dei consumi, potranno essere finanziate solo se realizzati in immobili di proprietà dell’Ente che presenta direttamente la domanda o per tramite della costituenda CER di cui fa parte.

Tra le spese ammissibili si potranno richiedere anche i costi da sostenere per l’allacciamento degli impianti alla rete di distribuzione in quanto la qualifica CER verrà rilasciata dal GSE solo una volta che gli essi saranno operativi e connessi alla rete.

Nonostante le potenziali criticità legate alla mancanza dei decreti attuativi previsti dal D.lgs. n.199/2021, dopo approfondite valutazioni si è deciso comunque di partire, sia perché le CER potrebbero essere una prima risposta rapida ed efficace alla crisi energetica che stiamo vivendo sia per utilizzare al meglio fondi straordinari che hanno dead line molto stringenti.

Il termine ultimo per presentare le domande è fissato al 31 ottobre 2022.

Qui il webinar di presentazione del bando:

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