Comunità energetiche, il decreto domani alla Ue

L'annuncio del ministro Pichetto Fratin a Bologna. Il provvedimento "è pronto", potenzialità per creare 15mila Cer nei comuni italiani.

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È atteso per domani, martedì 21 febbraio, il decreto sulle comunità energetiche.

Ad annunciare il provvedimento è il ministro Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e sicurezza energetica), a margine del convegno “Il mercato alla prova dei fatti: crisi energetica superata?” organizzato da Illumia a Bologna.

Il ministro ha dichiarato che il decreto “è pronto, a ore lo invieremo alla Commissione europea” e che sulle comunità energetiche “stiamo facendo alcune simulazioni che ci permetteranno di avere un quadro completo delle potenzialità”.

In particolare, secondo Pichetto Fratin, “si possono creare 15mila comunità energetiche a livello di comuni e ciò porterebbe una bolletta dimezzata per quasi 2 milioni di famiglie”.

Si tratta, ricordiamo, del decreto Mase che definisce entità e limiti degli incentivi e gli impianti ammissibili alle comunità energetiche, a seguito della consultazione chiusa il 12 dicembre scorso; è uno dei pochi elementi che mancano per completare la normativa sull’autoconsumo collettivo (si veda anche Comunità energetiche (quasi) ai blocchi di partenza: ecco le tappe).

Altro tema toccato dal ministro è quello dei bonus edilizi.

Sul Superbonus, ha spiegato, “non era possibile fare diversamente, adesso il Governo valuterà anche rispetto a quelle situazioni che hanno determinato circa un 15 miliardi di crediti incagliati“, precisando che “le aziende falliscono non perché abbiamo bloccato la cessione del credito, ma perché nessuno gli comprava il credito”.

Mentre sulle case green, ha evidenziato che “la direttiva europea non va bene: nessuno mette in dubbio che debbano essere mitigate le emissioni dei nostri edifici, soprattutto in zone ad alto rischio come la Pianura Padana, che sfiorano sempre i limiti dei parametri di emissioni consentite”, ma bisogna anche “tenere conto delle caratteristiche del nostro Paese. Ad ora non abbiamo abbastanza imprese che ci permettano di fare un salto energetico di ben due classi entro il 2033”.

Il ministro ha anche annunciato che in autunno ci sarà una campagna ministeriale di educazione al consumo energetico, “che ci permetta non solo di risparmiare, ma anche di avere dei consumi razionali. Avrà una durata di quattro anni e si accompagnerà alle iniziative già messe in campo dal Pnrr. Obiettivo è utilizzare sempre meno fonti di energia come gas o petrolio e proseguire, invece, con le rinnovabili”.

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