Le comunità energetiche incentrate sull’autoconsumo collettivo e sulla generazione distribuita con fonti rinnovabili possono dare un notevole contributo alla transizione ecologica, come emerge dallo stesso Pnrr, che per queste iniziative ha messo in campo 2,2 miliardi di euro.
Questo il tema centrale del convegno online “I Comuni e le Comunità energetiche: sfida per un futuro sostenibile”, organizzato da Anci Lombardia e AnciLab.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ricorda una nota di Anci Lab, mira a sostenere le comunità energetiche e le strutture collettive di autoproduzione, destinando, rispettivamente, 1,6 miliardi di euro ai progetti di comunità e 600 milioni ai progetti che riguardano i gruppi di autoproduzione, con la necessità di realizzare gli impianti entro il 2026.
Marco Pezzaglia, consulente di Anci Lombardia e AnciLab, si legge nella nota, nel tracciare i molteplici ed essenziali ruoli dei comuni nello sviluppo di comunità energetiche sul territorio, ha ribadito che la valenza sperimentale dell’attuale normativa non consente un loro pieno sviluppo.
La presenza di una normativa ancora in notevole evoluzione non ha, comunque, impedito, come descritto da Matteo Zulianello (RSE), la costituzione di comunità energetiche, anche nell’attesa di un prossimo recepimento delle direttive europee, quale passo essenziale di competenza della legislazione nazionale, sul quale è intervento, in particolare, Andrea Galliani di Arera.
Altri relatori del convegno hanno sottolineato la necessità di attivare anche reti locali inter-territoriali di sostegno e promozione delle comunità energetiche. Fabio Binelli, coordinatore del Dipartimento servizi pubblici e ambiente di Anci Lombardia, ha rimarcato l’importanza dell’attenzione che si deve porre alle identità locali, pur nel rispetto delle normative nazionali e regionali.
Inoltre, è importante condividere le competenze e accompagnare le realtà locali nella costruzione di queste comunità. Costruzione che, spiega Anci Lab, non deve vedere sempre e comunque gli enti locali come unici riferimenti, ma i territori e quindi tutti gli attori presenti, dai cittadini alle imprese, dal terzo settore ad altri soggetti interessati e coinvolti.
Il convegno ha poi presentato concrete esperienze di costruzione di modelli strategici di sviluppo delle comunità energetiche sotto i profili lo economici, giuridici e sociali, come ha rappresentato l’esperienza del Comune di Ferla, in provincia di Siracusa, presentata dal Sindaco Michelangelo Giansiracusa.
Modelli che devono porre in evidenza il ruolo attivo del comune, come ha evidenziato il Sindaco di Macerata Feltria (provincia di Pesaro e Urbino), Luciano Arcangeli.
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