La crisi climatica è ormai una minaccia globale e la comunità scientifica, nazionale e internazionale, riconosce all’unanimità la responsabilità delle attività antropiche sulle alterazioni del clima del nostro pianeta. Eppure assistiamo ancora a episodi di disinformazione e leggiamo titoli di giornale fuorvianti, in cui vengono esposti concetti sul riscaldamento globale da tempo confutati dalla scienza.
Per questo, lo scorso 4 ottobre, Annalisa Corrado, responsabile attività tecniche di Kyoto Club, ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org, per sottolineare che la lotta ai cambiamenti climatici passa anche per una corretta informazione.
“Assistiamo quotidianamente alla diffusione di fake-news secondo cui la comunità scientifica sarebbe divisa perché alcuni presunti scienziati sarebbero in grado di negare dati e teorie consolidate da decenni”, si legge nell’appello.
Oppure, prosegue il testo, “assistiamo a episodi di disinformazione nei programmi televisivi, nei quali si afferma che ‘il pianeta non si sta scaldando dal 2000’ o che ‘non c’è legame fra la CO2 e la temperatura del pianeta’, concetti già smentiti da tempo.”
“Il tutto – si accusa – in nome di una insensata par condicio“, secondo cui deve essere data pari rilevanza a scienziati esperti della materia ma anche ai negazionisti.
I firmatari della petizione chiedono invece che “si segua l’esempio della BBC, del Guardian e di Le Monde, che hanno posto fine a questa distorsione, dopo aver preso atto dei troppi errori commessi nel parlare di cambiamenti climatici, e che non venga più dato spazio a posizioni antiscientifiche, basate su opinioni di singoli e non supportate da ricerche validate dalla comunità scientifica”.
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