Lunedì 14 ottobre alle ore 11.30 si aprirà l’assemblea di Elettricità Futura richiesta da un gruppo di aziende che copre oltre il 20% della base associativa, con all’ordine del giorno la destituzione del presidente Agostino Re Rebaudengo dal suo ruolo.
Il cambio di passo è stato chiesto, secondo le ricostruzioni de La Repubblica, da realtà del calibro di Enel, Edison, A2A, Iren e Sorgenia, che avrebbero voluto l’assemblea entro l’8 di ottobre, poi slittata nel tentativo di provare a ricucire lo strappo.
Dunque, le prove di mediazione sono già state fatte e probabilmente andranno avanti fino alla prossima settimana ma a prescindere dall’esito del voto in assemblea sarà difficile portare a termine i due anni di mandato rimanenti (in prorogatio) fino al 2026 senza un’intesa con i soci di maggior peso nell’associazione degli elettrici.
Il pomo della discordia, secondo ricostruzioni giornalistiche, sarebbe una differenza di vedute tra l’attuale presidente di Confindustria Orsini e Re Re Baudengo su tempi e modi della transizione energetica: troppo rinnovabilista, Re Rebaudengo, presidente di Asja, non sarebbe più in linea con la nuova Confindustria di Emanuele Orsini, che ha subito schierato l’associazione delle imprese italiane contro il Green Deal e per il nucleare.
Il caso vuole, tra l’altro, che la notizia sul possibile cambio al vertice di EF sia circolata nello stesso giorno in cui l’associazione, insieme a Federazione Anie, ha scritto al Governo per intervenire contro la moratoria sarda alle rinnovabili.
Sulla vicenda, intanto, c’è da registrare il commento del “100% rinnovabili network” costituito da Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e Wwf Italia: “La possibile destituzione di un presidente di Elettricità Futura che ha perseguito con forza una politica di decarbonizzazione assolutamente condivisibile non fa altro che confermare i nostri timori di un rischio evidente di ritorno al passato, tra un possibile ritorno surreale del nucleare e lo status quo di un paese in balia dei produttori di gas”.
Tra i possibili candidati al ruolo di nuovo presidente EF, secondo Ansa, ci sono Nicola Lanzetta di Enel, anche se la società smentisce l’ipotesi, e Marco Peruzzi di Edison.