Caldaie a condensazione, come funziona la detrazione fiscale

CATEGORIE:

Il vademecum aggiornato dell'Enea.

ADV
image_pdfimage_print

L’ultima Legge di Bilancio ha confermato per tutto il 2019 la detrazione del  50% o del 65% per l’acquisto di caldaie a condensazione e lo sgravio dovrebbe essere prorogato di un altro anno, dunque per tutto il 2020, dalla manovra in discussione in questi giorni.

In particolare la detrazione in vigore supporta la:

a) sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente (ηs) ≥ 90%, pari al valore minimo della classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013;

b) sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di cui al superiore punto a) e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;

c) sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione.

Per gli interventi di tipo a) è prevista la detrazione del 50% mentre per gli interventi di tipo b) e c) è prevista la detrazione del 65% entro il 31 dicembre 2019.

Chi può accedere

Tutti i contribuenti che:

  • sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • posseggono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio;

In luogo delle detrazioni i beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente credito.

Per quali edifici

  • alla data della richiesta di detrazione, devono essere “esistenti” ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • devono essere dotati di impianto termico, come definito dalla FAQ Enea n.9D.

Spese agevolabili

  • smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
  • fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con un generatore a condensazione;
  • spese per l’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione;
  • spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria.

Requisiti dell’intervento

  • deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione;
  • il nuovo generatore di calore a condensazione può essere ad aria o ad acqua;
  • tutti gli interventi, ove tecnicamente possibile, sono installa te valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti, corredate dalla certificazione del fornitore, ovvero di altro sistema di termoregolazione (di tipo modulante e agente sulla portata) con l’esclusione degli impianti di climatizzazione invernale, progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiore a 45 °C(3 );
  • interventi di tipo a) l’efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente deve essere ƞs ≥90%(4)-interventi di tipo b), oltre al precedente requisito, devono essere installati sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
  • interventi di tipo c) il rendimento termico utile riferito al potere calorifico inferiore a carico pari al 100%della potenza termica utile deve essere≥ 93 + 2 log Pn(5);
  • tutti gli interventi, nel caso di impianto con potenza termica utile≥ 100 kW, oltre ai precedenti requisiti:
    • deve essere adottato un bruciatore di tipo modulante;
    • la regolazione climatica deve agire direttamente sul bruciatore;
    • deve essere installata una pompa elettronica a giri variabili o sistemi assimilabili;-il sistema di distribuzione deve essere messo a punto ed equilibrato in relazione alle portate.

Il vademecum Enea

ADV
×