Bonus edilizi, anche Piemonte e Campania acquisiranno i crediti fiscali dalle banche

Sempre più Regioni puntano ad avere un ruolo attivo per sbloccare il mercato dei crediti di imposta, connessi al Superbonus.

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Aumentano le iniziative delle Regioni italiane per sbloccare il mercato dei crediti fiscali, connessi al Superbonus e agli altri bonus edilizi.

È il turno di Piemonte e Campania, dopo che si erano già mosse Sardegna e Calabria.

Cosa farà il Piemonte

La Regione Piemonte, informa una nota, ha deciso di acquisire da banche o intermediari finanziari crediti di imposta per un importo di circa 50 milioni di euro annui, ripetibili.

Lo prevede un articolo del disegno di legge Stabilità 2023 approvato lunedì 6 febbraio dalla Giunta, che passerà ora all’esame del Consiglio regionale.

Obiettivo di questo provvedimento è liberare le banche da una parte dei crediti fiscali acquisiti in precedenza e ora bloccati nel meccanismo delle cessioni, in modo da conesntire alle banche stesse di autorizzare e avviare nuove pratiche a favore di cittadini e imprese.

Si tratta di una operazione senza alcun costo per la Regione: i crediti acquisiti, infatti, andranno a compensazione degli oneri fiscali che l’Ente ha con lo Stato (in particolare quelli legati al proprio personale), per una cifra pari a quella acquisita.

La Regione, si spiega, prenderà questi crediti, certificati dall’Agenzia delle Entrate, attraverso Finpiemonte.

La proposta di legge in Campania

Intanto in Campania è stata depositata una proposta di legge intitolata “Istituzione di un Fondo di circolazione dei crediti fiscali derivanti da interventi di cuiall’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 (cd. Superbonus)”, su iniziativa di alcuni consiglieri M5S.

Il provvedimento intende far assumere alla Regione un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi, prevedendo, in particolare, l’acquisto dei crediti da parte della Regione e dei propri enti strumentali, per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva.

Ricordiamo che una legge analoga è stata depositata nei giorni scorsi in Calabria, mentre la Sardegna, grazie a un emendamento all’art. 10 della legge Finanziaria regionale 2023-2025 approvata di recente dal Consiglio regionale, intende acquistare i crediti dalle banche per poi compensarli con i propri debiti, attraverso i pagamenti sui modelli F24 dell’intero sistema regionale.

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