Regioni ed enti locali si stanno muovendo per sbloccare i crediti di imposta connessi ai bonus edilizi.
È il caso innanzi tutto della Sardegna, grazie a un emendamento all’art. 10 della legge Finanziaria regionale 2023-2025 approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale.
Il testo, in sostanza, prevede che la Regione acquisti i crediti dalle banche per poi compensarli con i propri debiti, attraverso i pagamenti sui modelli F24 dell’intero sistema regionale (Irpef, contributi previdenziali, Iva, Irap e così via).
Lo spiega, in un video su Facebook, Antonello Peru, coordinatore regionale di Sardegna al Centro, che insieme a Stefano Tunis (consigliere regionale di Sardegna20Venti) aveva presentato la proposta di legge, studiata con l’Ance Sardegna.
Si tratta quindi di una norma “a costo zero“ per la Regione perché, come detto, i crediti acquisiti saranno portati subito a compensazione con gli F24 pagati dalla Regione allo Stato.
Ciò dovrebbe quindi riportare liquidità sul mercato dei crediti e ridare ossigeno alle tante imprese edili e alle famiglie che non riuscivano più ad avviare e completare i lavori di riqualificazione energetica degli immobili, a causa dei crediti bloccati nelle banche.
Intanto in Calabria i consiglieri regionali Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano (Azione) hanno depositato in Consiglio regionale una proposta di legge (n. 155) intitolata “Misure di compensazione dei debiti fiscali attraverso l’acquisto dei crediti relativi ai bonus edilizi” (link in basso).
Anche questo provvedimento punta a far acquisire alla Regione i crediti fiscali connessi al Superbonus e agli altri bonus edilizi, per poi portarli in compensazione con gli F24.
La Regione, spiega la relazione illustrativa (neretti nostri) dovrebbe stipulare con le banche “contratti di durata pluriennale” che prevedono “l’acquisto annuale da parte della Regione Calabria di crediti relativi a bonus edilizi (superbonus 110% e 90%, sismabonus) dagli stessi istituti di credito, limitatamente alle rate dei suddetti crediti immediatamente utilizzabili in compensazione con modello F24 nel corso dello stesso anno“.
Questa operazione finanziaria dovrebbe “consentire alle imprese calabresi, che versano in una grave crisi di liquidità, di poter continuare ad operare salvaguardando da un lato i livelli occupazionali e dall’altro le politiche di rinnovamento energetico messe in campo con gli interventi edilizi attuali”.
Difatti, grazie alla compensazione fiscale effettuata dalla Regione, “si potrà consentire a migliaia di cittadini calabresi di procedere o proseguire alla riqualificazione energetica delle proprie abitazioni”.
A fine gennaio si era già mossa la Provincia di Treviso comprando crediti di imposta (per 14,5 milioni di euro dalla Banca Popolare Sant’Angelo e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cherasco), derivanti da Superbonus e altri bonus edilizi, “da utilizzare in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni”, precisa una nota dell’ente locale.