Bonus edilizi, i crediti fiscali ceduti e non ancora accettati superano 5 miliardi di euro

Una spinta al mercato potrebbe arrivare dalle società di capitale che potrebbero assorbire crediti per 50 miliardi secondo InfoCamere.

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L’importo totale dei crediti relativi ai bonus edilizi, incluso il Superbonus, ceduti e non ancora accettati dai cessionari dopo 30 giorni, ammonta a più di 5 miliardi di euro (5.175,7 milioni) secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate al 19 maggio 2022.

La cifra è stato riferita alla Commissione Finanze del Senato dalla sottosegretaria all’Economia, Cecilia Guerra, nel rispondere a una interrogazione a prima firma di Emiliano Fenu (M5S).

Nell’interrogazione si chiede, nello specifico, di sapere quale sia l’esatto ammontare, dai dati dell’Agenzia delle Entrate, distinti per annualità e tipologia di bonus, dei crediti di imposta da bonus edilizi ceduti dai contribuenti e non ancora accettati dai cessionari dopo 30 giorni, quale risultante della piattaforma web di cessione dei crediti

Da tale piattaforma, emerge che poco più di 4 miliardi riguardano la prima cessione o sconto in fattura; e quasi metà di questa cifra (1.816,3 milioni di euro) è relativa all’intervallo di tempo da 31 a 60 giorni.

Più in dettaglio, per quanto riguarda il Superbonus, i crediti di imposta ceduti dai contribuenti e in attesa di accettazione dopo 30 giorni ammontano a quasi 4 miliardi, per un numero di rate pari a 4.771.507, di cui quasi 3 miliardi relativi alla prima cessione o sconto.

Per gli altri bonus edilizi l’importo ammonta a poco meno di 1,5 miliardi, per un numero di rate pari a 624.597, di cui 1.149,6 milioni relativi alla prima cessione o sconto.

Intanto, secondo le analisi di InfoCamere riportate dal Sole24Ore del 25 maggio, le società di capitale potrebbero assorbire circa 50 miliardi di euro di crediti fiscali. Si tratterebbe di un enorme potenziale che potrebbe sbloccare il mercato.

Come ha spiegato al quotidiano finanziario Pietro Soleti, responsabile della Direzione Servizi certificati e finanziari, nei bilanci del 2020 depositati dalle società di capitale sono contabilizzati 48,9 miliardi di € di debiti a breve (12 mesi) verso lo Stato, che potrebbero essere saldati in compensazione, utilizzando crediti fiscali. E le imprese interessate sono 350mila.

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