La Commissione europea siglerà ad aprile un memorandum di intesa da 900 milioni di euro con il settore privato per sviluppare le attività di ricerca e innovazione nel campo delle batterie attraverso il programma Horizon Europe.
A riferirlo è stato il vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic, nel suo discorso al vertice ministeriale dell’European Battery Alliance, dove sono intervenuti i ministri di 14 Stati membri, tra cui l’Italia con il titolare del MiSE, Giancarlo Giorgetti.
Sefcovic ha ricordato che la Battery Alliance sta già supportando una settantina di progetti industriali nelle batterie al litio, tanto che nel 2025 l’Europa dovrebbe diventare il secondo produttore globale, dietro alla Cina.
In particolare, Sefcovic ha esortato i paesi a includere nei rispettivi piani di ripresa maggiori investimenti nelle batterie, con specifica attenzione alla produzione locale di materie prime e componenti chiave degli accumulatori.
Decisivo, secondo Sefcovic, sarà il ruolo della Banca europea per gli investimenti che da qui al 2025 dovrà colmare un gap di risorse stimato in 15 miliardi di euro al 2025.
Un altro punto decisivo, rimarcato da Sefcovic, è la necessità di formare manodopera professionale specializzata nel settore delle batterie, altrimenti l’Europa corre il rischio di avere carenza di personale qualificato: si parla di 800.000 posti di lavoro potenzialmente mancanti al 2025.