Per conciliare resa agricola e produzione di energia elettrica da fotovoltaico integrando questi sistemi in modo vantaggioso e sinergico, è importante stabilire delle linee guida ben definite ed è proprio per questo che nei prossimi giorni in sede Uni saranno avviati i lavori su una nuova prassi di riferimento che riguarderà appunto i sistemi fotovoltaici integrati con l’agricoltura.
Il documento, proposto da Enea, Università Cattolica del Sacro Cuore e REM Tec, definirà gli impianti agrivoltaici chiarendone il campo di applicazione e alcuni aspetti specifici correlati.
Verranno individuati anche i requisiti di base per la redazione dei progetti relativi a tali impianti, la loro messa in servizio e il funzionamento e definiti gli indicatori prestazionali per il monitoraggio e la valutazione dei progetti e un piano periodico di controlli.
La prassi di riferimento – spiega una nota stampa dell’ente nazionale di normazione – si inserisce in un contesto di vuoto normativo nella loro definizione e regolamentazione e potrà quindi rappresentare uno strumento guida per tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo di tali progetti, a partire dagli organi ministeriali fino agli enti di governo regionali e locali, nonché per le società sviluppatrici e gli investitori.
I tre proponenti hanno inoltre collaborato alla task force multidisciplinare “Agrivoltaico sostenibile” promossa da Enea e sostenuta da: Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP), Confagricoltura, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (CONAF), Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), Italiasolare, Legambiente, Rem Tec, Società Italiana di Agronomia (SIA) e Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza.