Usa, l’industria delle rinnovabili finanzia più i Repubblicani che i Democratici

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Nel 2018 le lobby di solare ed eolico hanno donato a politici del GOP quasi il doppio di quanto hanno stanziato per esponenti dem, mostra un'analisi Reuters. Nel 2014 il 70% dei finanziamenti alla politica delle aziende Usa delle rinnovabili andava ai Democratici.

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La notizia è di quelle che ci fanno capire come le fonti un tempo dette “alternative” siano ormai pienamente mainstream: nell’ultimo ciclo elettorale, l’industria statunitense dell’eolico e del fotovoltaico, tradizionalmente legata al progressismo ambientalista, ha scommesso molto di più sul Great Old Party che sui Dem.

A rivelarlo è un’analisi di Reuters sui finanziamenti alle ultime campagne elettorali: i Repubblicani, emerge, hanno ricevuto dalle aziende delle rinnovabili molti più soldi dei Democratici, quasi il doppio, anche se i contributi che arrivano dal mondo dell’energia pulita per entrambi gli schieramenti restano irrisori rispetto al fiume di denaro che viene dalle fossili.

Le rinnovabili, è la spiegazione che dà Reuters, dipendono ampiamente da politiche e sussidi pubblici e la svolta a destra nell’attività di lobbying del settore arriva in un momento in cui il partito dell’elefante controlla entrambe le camere del Congresso e la maggior parte degli Stati. E i Repubblicani al momento hanno lasciato sostanzialmente intoccati gli strumenti di sostegno all’energia pulita.

I political action committee che rappresentano solare ed eolico, si riporta, hanno destinato nel 2018 247.000 dollari a politici repubblicani e 139,300 a esponenti democratici, mentre agli indipendenti sono andati solo 7.500 dollari.

Si tratta di un record dopo il sorpasso delle presidenziali 2016, le prime in cui il GOP ha preso dalle rinnovabili più finanziamenti che i Dem.

Nel 2014, il 70% delle donazioni dei comitati per FV ed energia dal vento era andato al partito dell’asino, mentre quello dell’elefante ne aveva avuto meno del 30%.

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