La Legge di Stabilità 2018, come abbiamo visto nelle scorse settimane, ha introdotto delle novità rilevanti per la disciplina dei controlli del Gestore dei servizi energetici sugli impianti fotovoltaici incentivati.
Difatti, con la modifica dell’art. 42, comma 3, del decreto 28/2011, la nuova norma prevede che l’eventuale sanzione comminata dal GSE debba essere proporzionale al tipo di violazione emersa in seguito alle verifiche. In attesa che il Gestore definisca con precisione come applicare il provvedimento, abbiamo approfondito alcuni aspetti con Claudio Conti, consigliere di Italia Solare.
La proporzionalità della sanzione rispetto al tipo e all’entità della violazione è il nuovo principio introdotto dalla norma: come possono fare i proprietari degli impianti FV per “accorgersi” delle eventuali irregolarità delle loro installazioni?
Non è per nulla semplice accorgersi di eventuali irregolarità. Il motivo principale è il falso mito della correttezza, ossia, fino a quando i proprietari degli impianti rimarranno convinti che “percepisco l’incentivo, quindi la documentazione deve per forza essere corretta” sarà molto difficile che intraprendano delle attività di verifica preventiva. A oggi, senza un’attenta analisi specifica, è impossibile accorgersi di eventuali irregolarità. Il problema è amplificato da due elementi: l’incentivo, in questo momento, è erogato a prescindere dalle irregolarità presenti e il tema dei controlli effettuati dal GSE non è ancora così diffuso. Questi aspetti, associati al falso mito, fanno sì che la maggior parte dei proprietari di impianti fotovoltaici non è consapevole dei rischi che sta correndo, quindi alla domanda di come “accorgersi” di eventuali irregolarità, l’unica risposta plausibile sarebbe effettuare una verifica preventiva, ma sappiamo già che solo in pochi si tuteleranno.
Perché l’autodenuncia è così importante?
Diventare consapevoli che il controllo del GSE potrebbe portare a una rimodulazione della tariffa è un primo passo per porsi delle domande. Innanzi tutto, bisogna conoscere eventuali irregolarità, da autodenunciare, anziché attendere l’inevitabile esito negativo della verifica GSE. L’autodenuncia è importante, perché con la nuova Legge Bilancio si può ulteriormente abbassare la percentuale di decurtazione della tariffa incentivante, a patto che questa avvenga prima di un procedimento di verifica del Gestore dei servizi energetici. L’autodenuncia deve nascere da un atto spontaneo del soggetto responsabile proprietario dell’impianto.
Il GSE in questa fase è impegnato a definire i tipi di violazione con relative decurtazioni dell’incentivo, che dovranno essere comprese tra il 20 e l’80% della tariffa originaria. Che cosa si potrebbe intendere per “violazioni minori”?
Ogni anno il GSE pubblica la lista delle violazioni rilevanti e di quelle minori, in ragione delle quali adotta provvedimenti di decadenza o rideterminazione dell’incentivo. Non sappiamo ancora se il GSE pubblicherà un elenco di violazioni precise e puntuali che possano rientrare nella definizione di “violazioni minori”, ma presumibilmente la lista sarà generica e farà riferimento a determinate categorie, lasciando una grande discrezionalità di interpretazione.
Intanto il Consiglio di Stato ha disposto di sospendere la revoca dell’incentivo per alcuni procedimenti in corso, in attesa che il GSE stabilisca come applicare le nuove disposizioni. Come pensa potrebbe evolversi la situazione per i contenziosi pendenti? In quali casi si potrebbe chiedere al GSE di riesaminare le violazioni contestate e decurtare anziché revocare l’incentivo?
Potrebbe venir data precedenza ai contenziosi pendenti, che potrebbero essere quindi chiusi secondo quanto previsto finora, senza tener conto della nuova Legge Bilancio. Con la nuova normativa, però, le violazioni rilevanti continueranno comunque a sussistere, quindi forse il GSE, oltre a precisare le “violazioni minori”, dovrebbe anche fornire una definizione più chiara e puntuale di quelle “rilevanti”.
Di conseguenza, come osservato in precedenza (QualEnergia.it: FV, perché i proprietari degli impianti sbagliano a sentirsi al sicuro dai controlli del GSE), è di fondamentale importanza farsi trovare preparati per un’eventuale ispezione del GSE, facendo svolgere un’analisi preventiva, per conoscere al 100% la condizione del proprio impianto e limitare le conseguenze negative dei controlli.
MC Energy offre questo servizio a chi gestisce impianti incentivati: si veda la sezione dedicata al servizio Fotovoltaico Doc sul sito aziendale.