Al via i lavori per l’interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana

CATEGORIE:

Terna comunica che sono stati avviati i primi cantieri a terra per la realizzazione del punto di approdo dei cavi marini del progetto Sa.Co.I.3 a Santa Teresa Gallura (Sassari). A inizio mese è partito anche il ramo est del Tyrrhenian Link per collegare Sicilia e Campania.

ADV
image_pdfimage_print

Sono cominciati i lavori terrestri per la realizzazione del Sa.Co.I.3, il progetto di rinnovo, ammodernamento e potenziamento dello storico elettrodotto in corrente continua a 200 kV tra Sardegna, Corsica e Toscana (Sa.Co.I.2), attivo dal 1992 e ormai giunto al termine della sua vita utile.

A Santa Teresa Gallura (Sassari) sono stati avviati i primi cantieri a terra per la realizzazione del punto di approdo dei cavi marini tra la Sardegna e la Corsica. Da marzo 2025, i lavori partiranno anche a Salivoli (Livorno).

Lo comunica in una nota il il gestore della rete di trasmissione nazionale Terna, affermando che per le opere di sua proprietà è previsto un investimento complessivo di circa 1,35 miliardi di euro, con uno schema di ripartizione dei costi tra Italia e Francia in linea con la decisione coordinata dei rispettivi regolatori (delibera ARERA 416-2024).

A conferma della sua strategicità a livello italiano ed europeo, l’infrastruttura figura dal 2011 nei Piani di Sviluppo decennali di Terna, dal 2017 nella lista Ue dei Progetti di Interesse Comune (PCI) e, più di recente, è stata inserita anche nella lista dei progetti che Terna ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla Commissione europea nell’ambito del programma RepowerEU, attraverso il quale ha ricevuto dal Consiglio europeo un finanziamento da 200 milioni di euro.

La necessità di potenziare la capacità di trasporto del collegamento già esistente deriva anche dall’esigenza di Edf, il gestore della rete elettrica in Corsica, di aumentare il prelievo di energia presso la stazione elettrica di Lucciana (nella zona di Bastia), come previsto nel Memorandum of Understanding siglato da Terna e dalla società francese nel 2017.

Il progetto Sa.Co.I 3

L’infrastruttura prevede complessivamente 120 km di elettrodotti marini in cavo HVDC (High Voltage Direct Current) tra Toscana, Corsica e Sardegna, con una capacità di trasporto complessiva fino a 400 MW e due nuove stazioni elettriche: una a Codrongianos (Sassari), adiacente all’impianto esistente, e una a Suvereto (Livorno) negli spazi interni dell’omonima stazione elettrica di Terna.

Ogni aspetto dell’opera è stato progettato per essere integrato con l’ambiente circostante, spiega Terna. Per la realizzazione dei punti di approdo dei cavi, saranno adottate soluzioni sostenibili, come la perforazione teleguidata, per minimizzare gli effetti sull’ecosistema marino e sul litorale durante l’installazione degli elettrodotti in cavo.

Secondo Terna, una volta entrato in esercizio, il nuovo progetto Sa.Co.I.3 porterà numerosi benefici al sistema elettrico italiano e continentale, aumentandone l’affidabilità e la sicurezza e, al contempo, riducendone i costi.

L’opera, infatti, contribuirà al rafforzamento del mercato elettrico europeo, favorirà lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, manterrà i margini di adeguatezza del sistema elettrico sardo, aumenterà la capacità di trasporto elettrico tra il Centro Nord e le isole, consentirà una maggiore affidabilità della rete elettrica di trasmissione nazionale e contribuirà alla riduzione dei costi del Mercato per il Servizio di Dispacciamento.

Parte anche il Tyrrhenian Link

Questo mese ha visto anche un altro importante passo avanti in tema di interconnessioni in Italia. Lo scorso 7 febbraio sono infatti iniziati anche i lavori per la posa del cavo sottomarino del ramo est del Tyrrhenian Link che collegherà Sicilia e Campania. Il progetto, che include anche il ramo ovest tra Sicilia e Sardegna per collegare le due isole alla terraferma, prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro da parte di Terna per poco meno di 1000 km di cavi sottomarini e terrestri.

Anche il ramo est, come il Sa.Co.I 3, ha beneficiato di un finanziamento nell’ambito del capitolo REPowerEU, di 500 milioni di euro. L’intero progetto sarà operativo nel 2028, con l’entrata in servizio del primo polo del ramo est prevista per il 2026.

ADV
×
0
    0
    Carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna agli abbonamenti
    Privacy Policy Cookie Policy