Accordo Bei-Terna: 400 milioni per rinnovare le reti di trasmissione

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Il prestito, per interventi da realizzare entro il 2026 in tutta Italia, ha una durata di 22 anni e prevede l’erogazione di una sola tranche a tasso fisso.

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In arrivo 400 milioni di euro per il rafforzamento della rete di trasmissione nazionale.

Il gestore di rete italiano Terna e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno annunciato ieri, 24 ottobre, di aver sottoscritto un contratto di finanziamento per interventi che dovranno essere realizzati in tutto il Paese entro il 2026.

L’obiettivo, spiega il TSO in una nota, è rinnovare e sostituire le infrastrutture esistenti con soluzioni più moderne “in termini di sostenibilità ambientale”, contribuendo a “incrementare significativamente il livello di resilienza della rete contro futuri eventi climatici estremi”.

Come altri finanziamenti Bei concessi in passato, il prestito da 400 milioni ha una durata pari a 22 anni e prevede l’erogazione di una sola tranche a tasso fisso.

“Investire nell’ammodernamento delle reti elettriche è essenziale per rispondere alla crescente domanda di energia, favorire l’integrazione delle nuove fonti rinnovabili e adeguarsi alla trasformazione digitale”, ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei.

Per Terna quindi è di fondamentale importanza continuare a rinnovare gli oltre 75mila chilometri di rete elettrica che l’azienda gestisce in tutto il Paese.

I piani di Terna per ammodernare la rete

Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato del TSO, ha sottolineato inoltre l’importanza di sviluppare “nuove dorsali elettriche e collegamenti sottomarini”. Bei e Terna collaborano infatti anche per la realizzazione del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino che unirà l’Italia continentale alla Sicilia e questa alla Sardegna.

In totale l’opera ha ricevuto dalla banca 1,9 miliardi di finanziamenti, con l’ultima tranche da 500 milioni arrivata all’inizio di febbraio.

Nel suo Piano industriale 2024-2028 presentato a marzo, Terna ha previsto investimenti per 16,5 miliardi di euro in cinque anni per una “duplice transizione energetica e digitale”. Il focus sul digitale comprenderà iniziative per 2 miliardi di euro, ad esempio per sviluppare algoritmi di intelligenza artificiale e soluzioni di robotica e manutenzione predittiva.

Ampio spazio anche alle interconnessioni con l’estero, come il Sa.Co.I.3, l’infrastruttura tra la Sardegna, la Corsica e la Penisola, o il ponte energetico Elmed, che unirà Italia e Tunisia. Circa 2,9 miliardi di euro saranno invece dedicati a rinnovare e rendere più efficienti gli asset esistenti.

A ottobre Terna ha inoltre sottoscritto un accordo quinquennale da 360 milioni di euro con Regione Piemonte per la programmazione di nuove infrastrutture elettriche nel territorio, in modo da favorire gli obiettivi del Piano energetico ambientale regionale.

In una recente visita a Torino, sede principale del Dipartimento Trasmissione Nord-Ovest, che comprende le regioni Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta, Di Foggia ha annunciato che più del 50% degli investimenti previsti dal nuovo piano industriale aziendale in questo territorio (quasi 290 milioni di euro) si concentrerà sui programmi di rinnovo delle reti esistenti.

Per quanto riguarda l’area Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto, si prevedono investimenti per oltre 1 miliardo di euro, di cui circa 300 milioni per il rinnovo degli asset e la digitalizzazione della rete locale.

Intanto, nella sede Terna di Viverone, riferimento per la formazione nell’ambito dei lavori elettrici sotto tensione, si stanno sperimentando alcune tecnologie avanzate, come i droni per le ispezioni delle infrastrutture e i robot per la manutenzione delle linee elettriche.

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