I vertici delle tre maggiori compagnie energetiche francesi, TotalEnergies, EDF ed Engie, ieri, domenica 26 giugno, hanno lanciato ai francesi un appello a ridurre “immediatamente” i loro consumi di carburante, petrolio, elettricità e gas, di fronte al rischio di penuria e impennata dei prezzi che minacciano la “coesione sociale” il prossimo inverno.
“Lo sforzo deve essere immediato, collettivo e massiccio. Ogni gesto conta”, indicano in un intervento congiunto pubblicato dal Journal de la Dimanche, Patrick Pouyanné (TotalEnergies), Jean-Bernard Levy (EDF) e Catherine MacGregor (Engie), mentre la Francia, come il resto d’Europa, sta cercando di accumulare gas per il prossimo inverno, con un obiettivo di stoccaggio del 100% entro l’inizio dell’autunno, nonostante il calo delle forniture di gas russe.
Oltre alle difficoltà nell’approvvigionamento del gas, si spiega, ci sono “tensioni” sulle capacità di produzione elettrica in Europa per “manutenzioni programmate” (conosciamo i problemi, non citati esplicitamente, che la Francia stessa sta affrontando sul fronte nucleare), mentre, si spiega, la produzione da idroelettrico è in crisi a causa della siccità, spiegano.
“L’energia migliore resta quella che non consumiamo”, sottolineano i tre dirigenti che chiedono il lancio di un “grande programma di efficienza energetica” e una “caccia ai nazionale agli sprechi”. “Agire quest’estate ci consentirà di essere più preparati per affrontare il prossimo inverno e in particolare di preservare le nostre riserve di gas”, sottolineano.