La prima stazione di rifornimento a erogare anche biometano nel nord-ovest italiano si trova a Torino, in strada Cascinette presso la sede del gruppo Cnh Industrial.
Lo riferisce una nota di Engie, che ha sviluppato il progetto con Iveco e Vulcangas. Il primo rifornimento di Bio-Gnl è stato effettuato su un Iveco S-Way.
Più in dettaglio, si legge nella nota, il biogas viene prodotto da un impianto situato in provincia di Lodi, purificato in biometano e liquefatto sul posto e successivamente trasportato al punto di rifornimento torinese (censito al Gse).
La stazione, quindi, inaugurata a febbraio 2020, ora è anche punto di immissione a consumo del biometano, erogando combustibile verde di matrice organica, a chiusura di una filiera 100% green.
L’area di rifornimento è stata realizzata in particolare per i veicoli pesanti: è composta da due erogatori di Lng (gas naturale liquefatto) e quattro di Cng (gas naturale compresso); presente anche una colonnina di ricarica per veicoli elettrici alimentata da un impianto fotovoltaico sul tetto.
Il gas naturale liquefatto, chiarisce la nota, permette già un abbattimento del 95% delle polveri sottili (PM) e del 90% del diossido di azoto (NO2), oltre a una riduzione significativa delle emissioni di CO2, rispetto ai combustibili tradizionali come diesel e gpl.
E il biometano, quale carburante carbon free, affermano i promotori del progetto, consente di avere un impatto ambientale praticamente nullo.
In occasione del primo rifornimento effettuato nella stazione, i tre partner si sono confrontati nel corso di un webinar in collaborazione con il Cib (Consorzio italiano Biogas), dal titolo “La transizione energetica continua: il primo miglio è a biometano” con un focus sul futuro del biometano, e del Bio-NG in particolare, e sullo sviluppo di nuove strategie mirate a migliorare la sostenibilità dei trasporti: