SolarEdge punta sulla mobilità elettrica comprando l’italiana Smre

Intanto Volkswagen ha annunciato la creazione di una società destinata a offrire energia 100% rinnovabile e soluzioni innovative per la ricarica dei veicoli a zero emissioni.

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Gli investitori stranieri puntano anche sulle aziende italiane nella corsa verso le energie rinnovabili e la mobilità elettrica: è il caso di SolarEdge, il colosso americano degli inverter fotovoltaici che ha annunciato di voler acquisire la maggioranza del gruppo Smre.

Fondata nel 1999 e quotata sull’indice AIM della Borsa italiana dedicato alle piccole e medie imprese innovative, l’azienda con sede a Umbertide, in Umbria, è specializzata in macchinari industriali per la produzione automatizzata, software telematici e soluzioni per l’elettro-mobilità destinate ai veicoli alimentati dalle batterie (moto, camion, automobili).

Così SolarEdge, evidenzia una nota della società californiana, intende aprirsi al mercato in forte espansione dei trasporti 100% elettrici.

L’accordo siglato con Smre prevede che SolarEdge investirà in totale circa 77 milioni di dollari per acquisire inizialmente il 51% del pacchetto del gruppo italiano dal fondatore e da altri due azionisti, corrispondendo metà dell’importo in contanti e l’altra metà in azioni ordinarie di SolarEdge.

Il passo successivo sarà un’offerta d’acquisto in contanti delle restanti azioni ordinarie in circolazione di Smre, trasformandola in una società consociata interamente controllata da SolarEdge.

Sempre in tema di sviluppo della mobilità elettrica, da segnalare che Volkswagen ha appena annunciato la creazione di una nuova compagnia, Elli Group GmbH (Elli è l’acronimo di “electric life”), che fornirà prodotti e servizi per la ricarica delle auto elettriche dei marchi appartenenti al gruppo VW.

L’obiettivo, spiega una nota della casa automobilistica tedesca, è portare la mobilità totalmente elettrica nel mercato di massa con un’offerta integrata di stazioni di ricarica pubbliche/private, fornitura di energia 100% rinnovabile, sistemi IT per il controllo e la gestione dei consumi energetici, colonnine smart capaci di ottimizzare l’autoproduzione degli impianti fotovoltaici domestici.

Ricordiamo che Volkswagen, dopo lo scandalo dieselgate scoppiato nel 2015, ha aumentato il suo impegno verso l’elettrificazione dei veicoli, annunciando già nel 2017 investimenti per almeno 20 miliardi di euro al 2030 per commercializzare decine di modelli plug-in da ricaricare alla presa di corrente (vedi QualEnergia.it).

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