Solare termico, in Germania la domanda sale nonostante la crisi da Covid

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Merito soprattutto del contributo statale per chi sostituisce impianti di riscaldamento domestico a gas o gasolio con i collettori solari.

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In Germania sta crescendo l’interesse dei consumatori verso il solare termico, grazie a una combinazione di fattori favorevoli determinati dalla politica di Berlino verso le fonti rinnovabili.

Lo spiega una nota dell’associazione tedesca del solare, la BSW (Bundesverband Solarwirtschaft), affermando che nei primi mesi del 2020 le vendite di collettori solari sono aumentate notevolmente.

Così nonostante le incertezze sull’economia causate dall’emergenza coronavirus, la BSW si aspetta una nuova tornata di investimenti nel solare termico anche nei prossimi mesi.

Difatti, precisa l’associazione, di recente sono migliorati i tassi di sovvenzione per chi installa impianti di questo tipo nelle abitazioni; inoltre, è bene ricordare che il governo tedesco ha introdotto un prezzo della CO2 dal 2021 per incentivare gli investimenti in tecnologie più pulite nei trasporti e nel riscaldamento (vedi anche qui).

Intanto chi installa un nuovo impianto solare termico in edifici esistenti, per sostituire un sistema di riscaldamento alimentato a gasolio oppure gas, può ottenere un sussidio statale fino al 45% del costo complessivo dell’investimento (40% nel caso di impianti ibridi gas/solare termico).

In alternativa, si può scegliere un credito d’imposta del 20% per lo stesso investimento.

In Italia, ricordiamo, l’installazione di impianti di solare termico gode di varie forme di sostegno, tra loro alternative: il conto termico, la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni o, per la sostituzione di impianti a fossili, l’Ecobonus con detrazione al 65%.

Incentivi più generosi dovrebbero arrivare con il potenziamento del Ecobonus annunciato con il cosiddetto decreto Maggio in arrivo a giorni.

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