Sistemi di accumulo e competitività industria Ue: il progetto Battery2030+ e il ruolo dell’Enea

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Anche Politecnico di Torino ed Enea nel progetto europeo per un'aggregazione tra industria, centri di ricerca e università a livello europeo Obiettivo: contrastare il predominio asiatico nello storage.

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Puntare sulla ricerca per far crescere la competitività dell’industria Ue dei sistemi di accumulo e ridurre il gap con i produttori asiatici.

Questo l’obiettivo del progetto Battery2030+, che rientra nell’ambito della strategia europea sui sistemi di accumulo di ultima generazione per mobilità e reti elettriche, e punta a mettere a confronto player e ricercatori europei.

Lo spiega una nota stampa dell’Enea che, in linea con quanto richiesto dal progetto e su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero della Ricerca, ha creato un  gruppo di lavoro che coinvolge Università, gruppi di ricerca e player industriali per fornire alla Commissione europea degli input nazionali, “che consentono di creare un’aggregazione a livello europeo per contrastare il predominio dei player asiatici nello sviluppo del mercato dello storage energetico”.

Il Politecnico di Torino ed Enea partecipano a Battery2030+ per l’Italia rispettivamente nel “core board” e tra le “supporting organisations” e durante l’evento di presentazione, che si è tenuto a Roma lo scorso 27 giugno, hanno riunito, sotto l’egida della Ricerca di Sistema, i principali protagonisti del settore, tra cui Commissione europea, Confindustria, CNR, Enel, FCA, RSE e Terna.

Il contesto

Attualmente  – approfondisce l’Agenzia nazionale – la tecnologia di riferimento per la produzione dei sistemi accumulo si basa sul litio un settore però in cui la quota europea nel mercato mondiale resta estremamente limitata (3%).

Il dominio dei produttori asiatici è ulteriormente confermato dalle ultime stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia sulla mobilità elettrica, che vede la Cina primeggiare con 1,2 milioni di auto elettriche vendute nel 2018, oltre la metà del totale mondiale.

Ma, secondo stime Ue a partire dal 2025, il mercato delle batterie raggiungerà un giro d’affari di 250 miliardi di euro l’anno e porterà alla creazione di circa 5 milioni di nuovi posti di lavoro.

Per questo, “con tale iniziativa la Commissione Ue punta a sviluppare una filiera europea di ricerca, sviluppo e produzione delle batterie che contribuisca al progressivo abbandono delle fonti fossili per una più ampia diffusione della mobilità elettrica e delle rinnovabili attraverso lo stoccaggio di energia”, conclude Gian Piero Celata, Direttore del dipartimento di Tecnologie energetiche dell’Enea.

In questo video l’intervento completo del Direttore:

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