Come i nostri lettori sanno, il prossimo 30 settembre si aprirà il primo bando del DM 4 luglio 2019, noto come FER1, per assegnare tramite aste e registri i nuovi incentivi a fotovoltaico, eolico e le altre rinnovabili elettriche più competitive.
Come reagirà il mercato?
Se ne parlerà a Key Energy, che torna dal 5 all’8 novembre a Rimini Fiera.
“L’edizione 2019 di Key Energy – commenta Gianni Silvestrini, presidente del Comitato Scientifico e anche Direttore scientifico di QualEnergia.it – si terrà in un contesto in forte movimento. A livello europeo, la nuova Commissione ha deciso di alzare dal 40% al 50% la riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 e punta a definire nei primi cento giorni lo scenario di neutralizzazione climatica a metà secolo. Il nuovo contesto europeo suggerisce una rivisitazione del Piano Energia Clima italiano, che dovrà essere presentato a Bruxelles a fine anno con obiettivi più ambiziosi.
“Riparte dunque, dopo sette anni di calma, prosegue Silvestrini, la corsa delle rinnovabili, che dovrà garantire nel 2030 una copertura del 55-60% dei consumi elettrici. Il meccanismo delle aste e dei registri, che è finalmente decollato, dovrebbe consentire di installare 8.000 MW solari, eolici, idro entro il 2022. E ci sono 500 MW di progetti Power Purchase Agreements (PPA) senza incentivi pronti a partire. Infine, con la definizione delle regole sul funzionamento delle Comunità energetiche, si aprirà l’enorme potenziale degli impianti decentrati”.
Ma quali prospettive si aprono per le aziende che operano nel settore e per città sempre più efficienti? Una prima risposta arriverà dallo studio di scenario dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, presentato nel corso dell’incontro “Rinnovabili, efficienza, mobilità alla luce del Piano Energia Clima”, che aprirà il ricco programma di convegni di Key Energy.