Rinnovabili, hub del gas, materie prime: l’energia in Italia secondo la destra

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Approvata alla Camera la mozione della maggioranza sul piano REPowerEU. Si punta sulla neutralità tecnologica in tutti i settori, dai trasporti agli edifici, oltre che sul "Piano Mattei" per fare del nostro Paese uno snodo energetico del Mediterraneo.

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Dalle rinnovabili al “Piano Mattei” per il gas, passando per le misure di risparmio energetico e una nuova politica nazionale delle materie prime.

La mozione della maggioranza sul piano REPowerEU, presentata da Gianluca Caramanna (FdI) e approvata alla Camera, è la sintesi degli obiettivi del Governo Meloni in campo energetico e delle sue contraddizioni.

A guidare la destra sono essenzialmente due principi: neutralità tecnologica (porte aperte a tutte le soluzioni, non solo quelle realmente green) e gradualità della transizione energetica. Senza dimenticare la volontà di rientrare in pista col nucleare, come sancito nell’altra mozione approvata alla Camera.

Come ha già dimostrato la maggioranza sul dossier auto al 2035 e sulla direttiva delle case green, in discussione a livello Ue, il Governo è poco propenso a sposare target ambiziosi sulle auto elettriche e sulla riqualificazione energetica degli edifici e cerca di “salvare” le tecnologie consolidate (motori a combustione interna, caldaie a gas). Così facendo, anzichè seguire una strada precisa, rischia di perdere tempo con soluzioni che ci allontanano dai traguardi europei su energia e clima.

Nella mozione, quindi, accanto alla promozione delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica (potenziando strumenti come i certificati bianchi e il conto termico) e dell’uso di biometano e teleriscaldamento, torna l’idea del cosiddetto “piano Mattei”.

Un piano finalizzato a “rafforzare il processo di diversificazione delle forniture che renda l’Italia un hub energetico nel Mediterraneo, in grado di instaurare un proficuo rapporto di cooperazione e sviluppo con i Paesi africani”.

Si impegna poi il Governo ad assicurare “il principio della neutralità tecnologica nei settori elettrico, termico e dei trasporti” e a sostenere “per la generazione elettrica, considerato il progressivo aumento della elettrificazione dei consumi (mobilità elettrica, pompe di calore per il riscaldamento), la diffusione di tecnologie a bassissima intensità carbonica, con particolare riferimento a quelle programmabili fondamentali per garantire la sicurezza del sistema energetico”.

Si chiede anche di “adottare una strategia per una politica nazionale delle materie prime, con particolare riferimento a quelle critiche e alle terre rare, in grado anche di rilanciare l’industria estrattiva nel territorio nazionale”.

In tema di edifici, si impegna l’esecutivo a “utilizzare le risorse del capitolo del REpowerEU, al fine di sostenere un processo graduale di riqualificazione energetica degli edifici, che tenga il più possibile in considerazione le ipotesi di esoneri e di eccezioni in grado di tutelare le peculiarità della realtà immobiliare italiana, costituita da numerosi centri storici dall’alto valore artistico e culturale”.

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