Recupero edilizio, chi usufruisce delle detrazioni se muore il proprietario dell’immobile?

Un chiarimento dell'Agenzia delle entrate.

ADV
image_pdfimage_print

Nel caso di decesso del contribuente che ha diritto alla detrazione delle spese sostenute per effettuare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, le quote residue di detrazione si trasferiscono per intero esclusivamente all’erede o agli eredi (in parti uguali) che conservano la “detenzione materiale e diretta dell’immobile”.

A chiarirlo è un intervento dell’Agenzia delle entrate tramite il suo organo ufficiale Fisco Oggi.

In sostanza, ha spiegato l’Agenzia, il beneficio spetta a chi può disporre dell’immobile, anche se non lo utilizza come propria abitazione principale. Inoltre, la condizione della detenzione del bene deve sussistere non solo per l’anno di accettazione dell’eredità ma anche per ciascun anno per il quale si vuole usufruire della rata di detrazione.

Per determinare chi può usufruire della quota di detrazione relativamente a un anno, occorre quindi individuare il contribuente che possedeva l’immobile al 31 dicembre di quell’anno.

Si veda anche: Tutto sul Superbonus 110%, la raccolta di QualEnergia.it

ADV
×