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Materiali critici e storage, gli Usa mettono sul piatto altri 2,8 miliardi di dollari

Nuove sovvenzioni per l’estrazione di minerali e la produzione di batterie nell’ambito dell’American Battery Materials Initiative.

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Storage elettrochimico e accesso alle terre rare sono sempre di più un tema cruciale per la geopolitica dell’energia.

Lo conferma la decisione dell’amministrazione Biden, annunciata nei giorni scorsi, di voler assegnare 2,8 miliardi di dollari in sovvenzioni per aumentare la produzione statunitense di batterie e dei minerali utilizzati per costruirle, parte di un tentativo di rendere il paese meno dipendente dalle forniture dalla Cina.

“Competendo con i produttori statunitensi a colpi di sussidi e pratiche commerciali sleali, la Cina si è impossessata di una parte significativa del mercato. Oggi ci stiamo attrezzando per riprendercelo, non tutto, ma abbiamo obiettivi audaci”, è stata la bellicosa dichiarazione resa dal presidente Usa mercoledì scorso nell’annunciare lo stanziamento.

I fondi andranno a una ventina di aziende sovvenzionate dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per estrarre litio, grafite e nichel, costruire il primo impianto di lavorazione del litio su larga scala negli Usa, realizzare strutture per produrre catodi e altre parti di batterie, ed espandere il riciclaggio delle batterie.

Saranno finanziati progetti in almeno 12 stati (qui sotto una mappa, al link in fondo i dettagli) scelti da un comitato direttivo della Casa Bianca e coordinati dal Dipartimento dell’Energia con il supporto del Dipartimento dell’Interno, anche se il programma – sottolinea ad esempio Reuters – non fa nulla per alleviare i ritardi di autorizzazione affrontati da alcuni progetti nel settore minerario.

Lo stanziamento, ha spiegato la Casa Bianca, si inserisce nel quadro dell’American Battery Materials Initiative.

In totale, la Bipartisan Infrastructure Law , il CHIPS & Science Act e l’Inflation Reduction Act porteranno più di 135 miliardi di dollari d’investimenti nella filiera dei veicoli elettrici Made in Usa, compresi l’approvvigionamento e la lavorazione di minerali critici e la produzione di batterie, spiega la nota della Casa Bianca.

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