L’Iva sulle accise delle bollette è legittima? Il Governo promette “maggiore chiarezza”

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La risposta del sottosegretario Davide Crippa a un’interrogazione al Senato.

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Il governo farà “maggiore chiarezza” su una controversia che si trascina da anni, quella dell’Iva applicata sulle accise nelle bollette di luce e gas (vedi QualEnergia.it).

Ad affermarlo è il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Davide Crippa, nella risposta all’interrogazione scritta presentata in Senato da Elio Lannutti (M5S).

Iannutti, in particolare (l’interrogazione completa è allegata in basso), ha chiesto ai ministeri competenti (neretti nostri) “quali misure urgenti intendano adottare, per evitare che le società erogatrici possano continuare impunemente ad applicare l’Iva anche sulle accise dovute allo Stato (calcolate sulle forniture di gas o energia), in assenza dell’azione collettiva o “class action”, che potrebbe permettere di azionare un unico giudizio per ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini danneggiati dal medesimo fatto […]”.

Nella risposta, Crippa ha ricordato innanzi tutto che l’imposta sul valore aggiunto “è un’imposta generale sul consumo che si ispira ad un modello europeo”, tracciato dalla direttiva 2006/112/UE che stabilisce (neretti nostri) “il principio secondo cui la base imponibile all’interno del Paese è rappresentata, per le cessioni di beni e la prestazione di servizi, da tutto ciò che costituisce il corrispettivo versato o da versare al fornitore da parte dell’acquirente, del destinatario o di un terzo”.

E un successivo articolo stabilisce che nella base imponibile devono essere compresi i seguenti elementi: imposte, dazi, tasse e prelievi, fatta eccezione per la stessa Iva.

Ricordiamo, però, che nel 2015-2016 il giudice di pace di Venezia aveva condannato alcune società energetiche a rimborsare ai singoli consumatori l’Iva applicata sulle accise in bolletta.

Così, si legge nella risposta del sottosegretario, “considerati anche i recenti orientamenti giurisprudenziali nazionali […] con cui si sono spesso accolti i ricorsi presentati dai singoli utenti, si ritiene opportuno fare maggiore chiarezza sul tema, anche al fine di offrire una maggiore tutela dei diritti dei consumatori di energia elettrica”.

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