Il litio per le batterie arriverà dall’acqua di mare?

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Un sistema che consente di estrarre litio purissimo direttamente dall'acqua marina, dando come prodotti di scarto idrogeno e cloro. I risultati dei primi test.

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In futuro il litio per le batterie dei veicoli elettrici sarà estratto dall’acqua di mare?

Questa possibilità, finora piuttosto remota, ha trovato nuova linfa nelle ricerche condotte da un gruppo di scienziati della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST).

I ricercatori dell’università saudita hanno sviluppato un sistema per ottenere litio a elevata purezza direttamente dall’acqua marina che sembra interessante anche economicamente, dato che produce come prodotti di scarto idrogeno e cloro, oltre ad acqua parzialmente desalinizzata.

In pratica, spiega una nota divulgativa, si utilizza una cella elettrochimica che contiene una membrana ceramica realizzata con ossido di litio, lantanio e titanio (LLTO: lithium lanthanum titanium oxide).

La struttura cristallina di tale membrana, precisano i ricercatori, ha fori abbastanza larghi da consentire il passaggio degli ioni di litio bloccando però gli ioni metallici più grandi come quelli di sodio, magnesio e potassio, presenti nell’acqua di mare con concentrazioni molto più elevate rispetto al litio.

Quest’ultimo, infatti, ha una concentrazione in acqua marina di soli 0,2 ppm (parti per milione).

I ricercatori hanno testato questo sistema con acqua del Mar Rosso. Secondo le loro stime, la cella potrebbe ricavare 1 kg di litio al costo di circa 5 dollari per l’energia elettrica necessaria ad alimentare il processo di estrazione.

Ma, come anticipavamo, la cosa interessante è che il valore dell’idrogeno e del cloro prodotti dalla cella compenserebbe ampiamente questo costo e l’acqua di mare residua potrebbe essere utilizzata anche negli impianti di desalinizzazione per fornire acqua dolce.

L’obiettivo ora è migliorare la struttura e l’efficienza della cella elettrochimica e arrivare a produrre una membrana LLTO a basso costo, in modo da poterla commercializzare su vasta scala.

La ricerca, dal titolo “Continuous electrical pumping membrane process for seawater lithium mining”, è stata pubblicata su Energy & Environmental Science.

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