Più investimenti in rinnovabili e critiche al Superbonus: le osservazioni Fmi all’Italia

CATEGORIE:

I punti più importanti delle valutazioni preliminari del Fondo monetario internazionale sul nostro Paese in tema di energia e clima.

ADV
image_pdfimage_print

Aumentare gli sforzi per sostenere la sicurezza energetica e gli impegni climatici, investire di più nelle fonti rinnovabili, rivedere il Superbonus, attuare tempestivamente il Pnrr.

Sono le principali raccomandazioni su energia e ambiente fatte dal Fondo monetario internazionale (FMI) al nostro Paese, al termine della sua visita ufficiale a Roma di martedì 17 maggio nel quadro delle attività di consultazione previste dal suo statuto (articolo IV).

Nel documento conclusivo con le valutazioni preliminari del Fmi si legge che in Italia è stata raggiunta una considerevole riduzione delle emissioni di CO2 in alcuni settori (energia e manifattura) grazie al mercato europeo Ets, mentre il progresso in altri settori, in particolare quello residenziale, “è limitato e una marcata accelerazione è necessaria per raggiungere gli obiettivi del Fit for 55” (neretti nostri nelle citazioni).

Quindi il Fondo monetario internazionale raccomanda “investimenti molto maggiori in fonti rinnovabili, in particolare da parte del settore privato“, perché questi investimenti “sono cruciali per un settore dell’elettricità più autosufficiente da conseguire attraverso una maggiore elettrificazione“.

Si osserva che “le recenti misure per semplificare le approvazioni di nuova capacità rinnovabile, inclusa l’identificazione a priori di siti idonei in tutto il paese, stanno mostrando risultati positivi”.

Non manca però una critica al Superbonus 110% in edilizia.

Secondo gli esperti Fmi, “migliorare il rapporto prezzo-qualità del programma del Superbonus per gli immobili è necessario dato che i miglioramenti di efficienza energetica sono scarsamente mirati e il livello del sussidio è eccessivo, nonostante la prevista riduzione nel corso del tempo”.

Si sottolinea, inoltre, che “una completa e tempestiva implementazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) è cruciale per accrescere la produttività […]. Portare a completamento le riforme e gli investimenti ridurrebbe i possibili effetti duraturi della crisi energetica, sosterrebbe la transizione verde e aumenterebbe l’abilità dell’economia di adattarsi ai cambiamenti”.

Intanto, guidato dal piano REPower EU, prosegue il documento, il governo italiano sta adeguatamente assicurando forniture di energia che sostituiscano quelle della Russia attraverso accordi con altri paesi (pari a circa metà delle usuali importazioni di gas dalla Russia entro il prossimo inverno), ampliando la capacità di rigassificazione del Gnl, ritardando l’eliminazione graduale delle centrali a carbone, accelerando lo stoccaggio stagionale del gas e le procedure per l’aumento della capacità di produzione delle energie rinnovabili.

“Sebbene ciò possa ostacolare temporaneamente i progressi nella decarbonizzazione, ci si aspetta un rafforzamento della sicurezza e della sostenibilità nel lungo termine, poiché i prezzi più elevati dei combustibili fossili porterebbero a un più rapido impiego delle rinnovabili e a maggiori miglioramenti sull’efficienza energetica”, evidenzia il Fondo monetario internazionale.

Si osserva, infine, che “diverse misure di compensazione si sono concentrate sul taglio delle tasse e dei canoni energetici e, sebbene questo riduca immediatamente i prezzi per famiglie e imprese, l’efficienza energetica è disincentivata e i vantaggi sono a beneficio di tutti i consumatori, inclusi coloro che non hanno subito forti rincari”.

È quindi preferibile “la recente misura del bonus sociale, che prevede trasferimenti di denaro mirati alle famiglie più vulnerabili. Sono stati anche concessi alcuni crediti d’imposta temporanei alle imprese ad alta intensità energetica per prevenire eccessivi fallimenti e ampi effetti sulle catene di approvvigionamento, misura appropriata quando i prezzi dell’energia hanno temporaneamente superato i livelli di lungo periodo e il sostegno è mirato alle imprese sane”.

ADV
×