Idrogeno dal vento in alto mare: è quello che gli ingegneri di Tractebel affermano di poter generare utilizzando energia eolica offshore prodotta su una vecchia piattaforma petrolifera.
Un team congiunto di Tractebel Engineering e Tractebel Overdick ha riconvertito una piattaforma offshore e ha indicato che il prototipo, sfruttando l’elettrolisi, è in grado di fornire fino a 400 MW e che è già possibile sviluppare l’idea su scala industriale in aree come il Mare del Nord.
“Nei grandi parchi eolici nel Mare del Nord tedesco e in altre località esiste un enorme potenziale per la produzione di idrogeno verde, neutrale in termini di CO2″, ha affermato Klaas Oltmann, Direttore Sviluppo di Tractebel Overdick.
Questo nuovo tipo di piattaforma “ospita tutti i componenti tecnici necessari per produrre idrogeno” verde, ha detto Oltmann a Power Engineering International. “Ciò include le unità di elettrolisi e i trasformatori per la conversione dell’elettricità fornita dalle turbine eoliche offshore, insieme agli impianti di desalinizzazione per la produzione dell’acqua altamente purificata richiesta per l’elettrolisi. “
Tractebel, controllata da Engie Group, ha indicato che i metodi per il trasporto dell’idrogeno sono diversi e flessibili. L’idrogeno generato in mare aperto può essere trasportato sia in condotte che tramite navi. La produzione offshore di idrogeno renderebbe possibile un’ulteriore espansione dell’energia eolica, senza sovraccaricare la limitata capacità attuale della rete elettrica. Inoltre, l’idrogeno potrebbe dare un contributo importante anche per la distribuzione di elettricità sulla terra ferma, facilitandone la trasmissione da nord a sud.
Secondo l’ingegnere di progetto di Tractebel, Felix Knicker, i costi di produzione dell’idrogeno “verde” sono attualmente superiori a quelli del cosiddetto idrogeno “grigio,” il tipo cioè generato da fonti fossili. Ma grazie alle “economie di scala rese possibili dagli impianti di elettrolisi di grande taglia e alle attese di tasse più elevate sulle emissioni di CO2, questo cambierà”, ha detto, aggiungendo, che “ciò metterà le diverse tecnologie su un piano di parità”.
Il fattore di costo più critico è la progettazione del sistema e l’efficienza degli impianti per la produzione di idrogeno verde. “Il nostro prototipo offre già soluzioni appropriate per progetti ottimizzati sia in termini di costi che di efficienza operativa,” ha detto Knicker.
Hubert Schillings, direttore dello sviluppo aziendale di Tractebel, ha affermato che la domanda futura aumenterà anche la competitività delle nuove tecnologie.
“L’energia eolica offshore è l’unica fonte di energia rinnovabile in Germania che offre un potenziale sufficiente di espansione. I parchi eolici in mare saranno installati a distanze sempre maggiori dalla costa e in acque molto più profonde. Ciò comporta costi più elevati per la costruzione degli impianti e il trasporto tramite cavi ad alta tensione. Siamo in grado di offrire un’alternativa interessante in termini economici,” ha detto Schillings.
Il governo federale tedesco sta già preparando gare d’appalto per campi di prova dove convertire l’elettricità eolica in idrogeno (Power-to-X) nel suo piano di sviluppo regionale per il Mare del Nord e del Mar Baltico. Ciò offre l’opportunità di sviluppare piattaforme di produzione di idrogeno offshore su una scala di diverse centinaia di MW. Questo tipo di investimenti potrebbe essere interessante per operatori di parchi eolici e fornitori di energia, o anche aziende industriali che usano l’idrogeno nei loro processi di produzione.
“Prevediamo che potrebbe essere immaginabile costruire e mettere in funzione piattaforme offshore H2 a partire dal 2025. Prima di allora, potrebbero persino essere costruiti singoli impianti dimostrativi,” ha aggiunto Schillings.