In Grecia sta per partire una vasta iniziativa di “democrazia energetica”, rivolta alle famiglie e agli agricoltori, per installare nuovi impianti fotovoltaici su tetto, abbinati a batterie di accumulo.
Questo abbinamento (FV + accumulo) sarà obbligatorio per le famiglie, facoltativo invece per gli agricoltori.
Ad aprile apre la piattaforma online dove presentare le domande per partecipare al programma nazionale “Fotovoltaico su tetto”, varato dal ministero dell’Ambiente e dell’energia con un budget complessivo pari a 200 milioni di euro, a valere sulle risorse del Recovery Plan.
Il sussidio complessivo dell’impianto fotovoltaico con batteria, spiega una nota del ministero greco, può arrivare fino a 16mila euro per le famiglie e 10mila euro per gli agricoltori.
Per presentare la domanda, il richiedente deve aver già stipulato un contratto di connessione con l’operatore greco della rete di distribuzione elettrica, ma l’impianto solare non deve essere stato ancora collegato alla rete stessa.
Ogni persona fisica, si precisa, può presentare un’unica domanda, per una sola abitazione (prima casa o seconda casa) che abbia una fornitura elettrica domestica attiva.
Gli agricoltori invece possono presentare due domande: una per l’abitazione di residenza e una per la fornitura di energia elettrica agricola.
L’impianto fotovoltaico può essere installato non solo sul tetto di un edificio (o su aree accessorie di un edificio), ma anche su tettoie, terrazzi, pergolati, capannoni, parcheggi e anche a terra.
Il budget di 200 milioni di euro è così suddiviso:
- 35 milioni € per le famiglie vulnerabili;
- 85 milioni € per i cittadini con reddito individuale fino a 20.000 € o reddito familiare fino a 40.000 €;
- 50 milioni € per i cittadini con reddito individuale sopra 20.000 € o reddito familiare sopra 40.000 €;
- 30 milioni € per gli agricoltori professionisti o gli agricoltori con status speciale.
Si potrà accedere al programma fino a esaurimento delle risorse disponibili in ciascuna categoria.
È anche previsto un bonus speciale del 10% per persone con disabilità, genitori single e famiglie con molti figli.
Obiettivo del sistema di incentivazione è coprire per intero o quasi il costo della batteria e parte dei costi di sviluppo e installazione del fotovoltaico.
Per le prime due categorie – famiglie vulnerabili e redditi più bassi – il contributo batteria è del 100%, mentre per la terza e quarta categoria è del 90%.
Come anticipato, le famiglie dovranno installare un impianto fotovoltaico con batteria, mentre agli agricoltori è data la possibilità di installare un sistema FV con o senza accumulo.
La potenza massima incentivabile è fissata in 10,8 kWp per il fotovoltaico e 10,8 kWh per le batterie.
Più in dettaglio, i bonus sono differenziati non solo in base alle 4 categorie di utenti prima citate, ma anche secondo la taglia dell’impianto FV (fino a 5 kWp e tra 5-10,8 kWp).
Quindi i bonus per il fotovoltaico, per le famiglie, vanno da un minimo del 20% a un massimo del 65% (con vari scaglioni intermedi), rispettivamente per sistemi FV tra 5-10,8 kWp installati da famiglie con redditi più elevati e sistemi FV di potenza inferiore a 5 kWp installati dalle famiglie più povere.
Per gli agricoltori il bonus fotovoltaico è sempre del 40%.