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Fotovoltaico al top negli scenari Iea su rinnovabili e contributo ai consumi elettrici

I dati più importanti del World Energy Outlook 2022 sulla domanda di energia elettrica e i contributi delle diverse fonti di generazione.

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Le fonti energetiche low carbon (rinnovabili e nucleare) sorpasseranno i combustibili fossili nella generazione elettrica entro il 2030, ponendo fine a decenni di crescita del carbone.

E la domanda globale di elettricità aumenterà del 25-30%, spinta dalla maggiore diffusione di auto elettriche e pompe di calore, oltre che dalla produzione di idrogeno green.

Il fotovoltaico avrà un ruolo sempre più rilevante in questa trasformazione del mix energetico, con la previsione di diventare in assoluto la prima fonte elettrica al 2050.

Sono tra le principali previsioni fatte dalla Iea (International energy agency) nel nuovo rapporto World Energy Outlook 2022.

In particolare, si spiega che i consumi globali di elettricità aumenteranno di circa 5.900 TWh e 7.000 TWh al 2030, in confronto al 2021, rispettivamente negli scenari Steps (Stated Policy Scenario) e Aps (Announced Pledges Scenario), che fanno riferimento alle politiche attuali e alle politiche annunciate.

Tra i maggiori driver di questa elettrificazione, nelle economie avanzate ci saranno i veicoli a batteria che raggiungeranno una quota di mercato del 32% (Steps) e del 50% (Aps) a livello mondiale entro i prossimi 8 anni.

Lo scenario Nze (Net Zero), che punta a un azzeramento delle emissioni di CO2 al 2050, prevede una elettrificazione ancora più forte, con una domanda elettrica che supererà i 33.700 TWh nel 2030, quindi circa 2.000 TWh in più in confronto allo scenario Aps.

Mentre nelle economie emergenti saranno soprattutto la crescita demografica e la maggiore richiesta di climatizzazione negli edifici a spingere in alto i consumi.

In questo quadro, le rinnovabili guadagneranno rapidamente terreno. Nel 2030 le rinnovabili faranno quasi il 50% del mix di generazione elettrica nello scenario Steps (28% nel 2021) per poi arrivare a un 80% circa nel 2050, mentre il carbone sarà crollato al 3%.

In termini di nuova potenza installata ogni anno nelle singole fonti, ciò significa che il fotovoltaico passerà da 151 GW sviluppati nel 2021 a 370 GW nel 2030 e quasi 600 GW nel 2050. La capacità eolica registrerà più che un raddoppio: da 95 GW nel 2021 a 210 GW nel 2030, per poi toccare 275 GW a metà secolo.

Come detto, il fotovoltaico avrà un ruolo sempre più importante. Nel 2050 sarà la prima fonte di generazione elettrica in tutti gli scenari della Iea e nello scenario Nze arriverà a produrre addirittura 27.000 TWh/anno.

I parchi eolici saranno in seconda posizione con più di 23.000 TWh forniti a metà secolo (Nze). Si osserva, in generale, oltre al boom di eolico e fotovoltaico, la relativa stabilità della generazione idroelettrica e nucleare fino al 2030 (solo con una leggera crescita).

Per le fonti fossili, si parla di un loro sostanziale azzeramento nello scenario Net zero, fatta eccezione per una parte di impianti equipaggiati con tecnologie CCS per la cattura della CO2.

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