Fotovoltaico in Italia tra cura dell’esistente e nuovi incentivi, la ricetta di Energheia

Le sfide della manutenzione, le opportunità del revamping e le prospettive che si aprono con il decreto rinnovabili in arrivo, raccontate da un'azienda che da quasi un decennio si occupa sia di costruzione che di Operation & Maintenance del FV nel nostro Paese.

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Energheia Italia O.&M. S.r.l., parte del gruppo Imon S.r.l. che ne detiene il 100% del capitale sociale, opera sul mercato italiano delle rinnovabili sin dal 2009 e può vantare un rilevante track record, tanto nella progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici quanto nell’Operation & Maintenance, con circa 60 parchi fotovoltaici gestiti su tutto il territorio nazionale.

Abbiamo parlato con l’amministratore, Angelo Asaro, per capire cosa serve oggi per distinguersi nell’O&M del fotovoltaico in Italia.

Dott. Asaro, iniziamo con una breve presentazione dell’azienda: a chi vi rivolgete e che servizi offrite?

Energheia, interamente controllata dalla Imon S.r.l., rappresenta una delle prime società italiane ad essersi specializzata nell’O&M FV e, ormai da quasi un decennio, si prende cura a tutto tondo di un considerevole portafoglio di impianti di grande taglia su gran parte del territorio nazionale.

La nostra offerta è segmentata per due cluster di clienti: gli operatori istituzionali, a cui offrire un full service, con il modello realizzato per i fondi di investimento, e la clientela retail a cui offrire un servizio basic di esclusiva gestione tecnica/amministrativa.

L’offerta è ovviamente scalabile e differenziabile in funzione delle diverse esigenze della clientela: building, solo O&M, service amministrativo, engineering service, check up, ecc.

Il mercato italiano dell’O&M e dell’asset management è sempre stato molto competitivo e lo è diventato ancora di più dopo il cosiddetto decreto Spalmaincentivi. Che strategie avete adottato per distinguervi?

La nostra società si è sempre contraddistinta per la propria capacità di mettere a disposizione dei clienti, oltre alle migliori soluzioni in termini tecnologici e di informatizzazione dei processi tramite una piattaforma dedicata, un reparto di ingegneria dotato di esperienza e competenze tecniche di primissimo ordine, indispensabili nell’analisi delle problematiche funzionali degli impianti in gestione e nella individuazione delle migliori soluzioni tecniche finalizzate in molti casi al revamping o repowering degli impianti.

In particolare, negli anni successivi all’approvazione dello Spalmaincentivi abbiamo colto l’opportunità di acquisire professionalità importanti, continuato a investire nel rafforzamento della nostra struttura tecnica e internalizzato al massimo i servizi, in controtendenza rispetto al trend prevalente, orientato a esternalizzare molte attività quale conseguenza della cospicua riduzione dei budget a disposizione per i servizi di gestione.

Il progressivo rafforzamento del nostro staff tecnico ci permette oggi di vantare, in prossimità del decennale dalla fondazione, una considerevole competenza su tutti i sistemi e apparecchiature di una centrale fotovoltaica oltre che nell’analisi del dato e nella consulenza tecnica specialistica.

Inoltre, Energheia Italia O&M ha sviluppato una logistica capillare su tutte le aree interessate dagli impianti gestiti, con l’ausilio di 9 centri operativi, che ci permette di intervenire ovunque nel giro di massimo due ore.

Che impatto ha avuto sulla vostra attività la pubblicazione da parte del GSE delle nuove procedure in materia di interventi sugli impianti incentivati?

Le nuove procedure hanno non soltanto fornito indispensabili chiarimenti sulle modalità da osservare, ma anche introdotto elementi di flessibilità tali da rendere più efficaci e convenienti gli interventi di ottimizzazione, si veda la possibilità di aumentare, in alcuni casi, la potenza elettrica nominale.

Anche per questo, negli ultimi anni la nostra azienda ha notevolmente focalizzato la propria attività sul revamping e sulla riqualificazione tecnologica, un mercato estremamente vivace e ricco di opportunità per i produttori del settore che intendono migliorare i rendimenti dei propri investimenti tramite interventi tecnici mirati, con breve, talvolta brevissimo, periodo di break-even grazie anche al ridotto costo dei componenti principali.

Quali sono le problematiche più diffuse che avete incontrato e che risultati avete riscontrato?

Abbiamo avuto notevoli risultati in termini di recupero di produttività, su un portafoglio complessivo di oltre 25 MW di impianti affetti da problematiche di tipologia e origine anche molto diverse, che vanno da quelle progettuali a quelle più strettamente connesse alla funzionalità delle componenti principali degli impianti.

In molti casi, ad esempio, ci è capitato di affrontare problematiche di errata configurazione delle stringhe di un impianto e, quindi, di dover procedere alla riconfigurazione e ricablatura con significativo miglioramento delle performance complessive e brevi periodi di rientro dell’investimento.

Talvolta, dopo aver riscontrato vizi funzionali dei moduli installati tramite test prestazionali e strumentali, come elettroluminescenza in campo ed altre metodologie diagnostiche, ci siamo occupati di tutte la fasi della sostituzione massiva di pannelli, dalla gestione della garanzia con il produttore all’effettiva sostituzione. Anche in queste situazioni, siamo stati in grado di operare minimizzando l’impatto sulla produzione e ripristinando la produzione effettiva degli impianti, anzi, talora anche aumentandola.

In altri casi il revamping è consistito nella sostituzione, in tutto o in parte, del parco inverter di un impianto, sia“distribuiti” che “centralizzati”, oppure nella risoluzione di problematiche di climatizzazione delle cabine, molto spesso riconducibili ad errori progettuali.

Cosa serve per operare in questo mercato?

Innanzitutto grande competenza di carattere tecnico.

Da questo punto di vista la nosta esperienza pluriennale nella progettazione e costruzione di grandi parchi fotovoltaici, a terra e su coperture, è stata fondamentale e ci ha consentito di approcciare, a 360 gradi, le criticità di un impianto fotovoltaico e di individuare le soluzioni tecniche migliori per i nostri clienti soprattutto in termini di tempi di rientro dell’investimento e di sostenibilità finanziaria dell’intervento.

In questo settore, infatti, è importante avere la capacità di veicolare le proprie competenze tecnico-progettuali all’interno delle dinamiche finanziarie e talvolta bancarie dei clienti per poter raggiungere il massimo del risultato possibile.

Da tempo stanno circolando le bozze del nuovo decreto per le rinnovabili “Fer 1”. Come vi ponete rispetto ai nuovi scenari di mercato?

L’eventuale approvazione del Decreto rinnovabili Fer 1 favorirà una nuova stagione dedicata alla costruzione di impianti fotovoltaici. In questo scenario troveranno spazio gli operatori che, come noi, sono in grado di mettere a disposizione degli investitori notevole esperienza e professionalità sia nella costruzione che nella manutenzione.

La nostra idea è quella di porci, in continuità con quanto fatto fino ad oggi, quale interlocutore unico per il cliente, non soltanto per quanto riguarda gli aspetti progettuali, realizzativi e manutentivi, ma anche per quanto attiene l’assistenza nelle procedure burocratiche e gli aspetti relativi alla bancabilità dei progetti.

In una parola ci sentiamo un vero e proprio partner dell’investitore, capace di accompagnarlo durante tutta la vita di un progetto e di fungere da garante rispetto risultati attesi.

Per questa ragione, Energheia Italia O&M, forte delle proprie competenze tecniche e progettuali, fornisce una garanzia decennale ai clienti in caso di realizzazione di impianti fotovoltaici con formula “chiavi in mano”.

(Intervista realizzata da QualEnergia.it e pubblicata nell’ambito di un accordo commerciale con Energheia Italia O.&M. S.r.l.)

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