Fotovoltaico e agricoltura, anche l’UK cerca un equilibrio

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La segretaria di Stato all’Energia parla di resilienza alimentare e comunità locali da tutelare. Sul solare target da 70 GW al 2035.

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Il rapporto tra fotovoltaico e agricoltura non è una questione dibattuta solo in Italia.

Il 15 maggio, ad esempio, la segretaria di Stato britannica per la Sicurezza energetica e gli obiettivi Net Zero, Claire Coutinho, ha spiegato chiaramente al Parlamento UK: “Con la crescente tensione geopolitica i migliori terreni agricoli devono essere protetti per la sicurezza alimentare” e quindi “i progetti solari devono adattarsi”.

Il principio che il Governo sta affermano è di una “resilienza alimentare” in nome della quale il FV dovrà prediligere aree dismesse, contaminate, industriale o agricole ma di scarsa qualità produttiva.

Dalle parole di Claire Coutinho si comprende come non sia sempre facile mantenere equilibrio tra i due ambiti, soprattutto quando il bilanciamento deve essere tradotto in politiche e strumenti amministrativi.

In questa direzione vanno due iniziative del Governo: espandere il database nazionale di pianificazione delle rinnovabili con dati più aggiornati sul tipo di terreno utilizzato dai progetti solari, facilitando così il monitoraggio; introdurre uno schema di certificazione indipendente sulla classificazione delle zone agricole.

Tutto ciò non significa fare un passo indietro sulle ambizioni del Paese per il fotovoltaico, come sottolinea la stessa segretaria all’Energia.

“Il solare ha un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di indipendenza energetica e la strategia britannica prevede un aumento di cinque volte della diffusione combinata di impianti a terra e su tetto entro il 2035, arrivando fino a 70 GW”, dagli attuali 16 GW.

Infine, per Claire Coutinho l’energia solare va “fornita in modo sensato”, garantendo che gli sviluppatori e le autorità di pianificazione considerino “l’impatto cumulativo” che i progetti possono avere sulle comunità locali, soprattutto dove insiste un volume elevato di richieste.

Va ricordato che a inizio 2024 il Paese ha lanciato una tornata di sussidi per il FV sui tetti delle aziende agricole pari a circa 20 milioni di sterline. Più in generale, si contano 1,2 milioni di case con un impianto solare a fine 2023; anno che da solo ha raggiunto il record di installazioni residenziali dal 2015 (circa 160.000).

A facilitare i progetti c’è anche l’Iva azzerata per le applicazioni su immobili adibiti a scopi sociali (fino a marzo 2027). Infine, è stata annunciata una roadmap sul solare che faciliterà gli impianti nell’edilizia sociale e pubblica.

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