Energia ed emissioni, quanto consuma un’ora di streaming video?

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L'Agenzia internazionale dell'energia ha pubblicato un approfondimento sul tema con un calcolatore online.

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Quanta energia consuma lo streaming video e di quante emissioni inquinanti è responsabile?

L’emergenza coronavirus ha riportato in primo piano il dibattito sul consumo elettrico associato ai diversi servizi digitali (tra cui, per l’appunto, la visione di film e serie tv in streaming), dato l’incremento del loro utilizzo durante il lockdown che ha forzato milioni di persone a stare in casa.

A questo tema ha dedicato un breve approfondimento anche l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), spiegando che un’ora di streaming video consuma mediamente 0,12-0,24 kWh di energia elettrica; fino a 50 volte meno, evidenzia l’analista della IEA George Kamiya, di quanto stimato in uno studio di Shift Project, un think-tank francese che a luglio 2019 aveva pubblicato un’analisi sull’impatto ambientale dei video online.

I risultati, comunque, variano molto in base ai seguenti parametri: tipo di apparecchio utilizzato per la visione (computer, tablet, smartphone, televisore led), qualità dello streaming (SD, HD, 4K) e tipo di connessione (Wi-Fi, 4G).

E per quanto riguarda le emissioni di CO2, l’analisi della IEA suggerisce che mezz’ora di streaming su Netflix sia responsabile di circa 28-57 grammi di CO2, che equivale, afferma Kamiya, a guidare un’auto con motore termico per circa 200 metri.

Qui sotto vediamo un esempio delle emissioni associate a un’ora di streaming video in Italia, considerando la visione su una tv da 50 pollici in qualità HD con connessione Wi-Fi; il grafico è tratto dal calcolatore pubblicato sul sito web della IEA (clicca sopra per ingrandire).

Il calcolo totale, pari a 0,08 kg di CO2 equivalente nell’esempio considerato, comprende le emissioni collegate alle diverse fasi della filiera dello streaming, quindi non solo la trasmissione dei dati ma anche il consumo energetico dei data centre e degli apparecchi (device) utilizzati per lo streaming.

In sostanza, secondo la IEA, le emissioni di CO2 da attribuire allo streaming video sono relativamente modeste, soprattutto, spiegano dall’agenzia, nei paesi che producono una buona parte di energia con fonti rinnovabili e/o nucleare, come la Francia.

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