Emergenza coronavirus: nuove restrizioni ai trasporti marittimi e ferroviari

Cosa prevede il decreto 18 marzo 2020 firmato dai ministri De Micheli e Speranza.

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Il governo ha approvato nuove restrizioni nei trasporti per far fronte all’emergenza coronavirus.

I ministri competenti (Paola De Micheli per i Trasporti e Roberto Speranza per la Salute) hanno firmato un decreto che prevede, informa una nota ministeriale, un’ulteriore stretta nei servizi di trasporto ferroviario e marittimo di persone da e verso la Sicilia (sospensione completa), anche riducendo notevolmente le corse via mare da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa: i collegamenti sono assicurati, rispettivamente, mediante quattro corse giornaliere A/R, da effettuarsi nella fascia oraria dalle 06.00 alle 21.00.

Gli spostamenti sono consentiti esclusivamente agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari o per comprovate esigenze di lavoro, gravi motivi di salute e situazioni di necessità. Continua a essere assicurato e regolare, invece, il trasporto delle merci.

Per quanto riguarda il traffico aereo privato, si legge poi nel decreto, sono consentiti i voli finalizzati al rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, oltre a quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità. Per i voli diretti nella Regione Sicilia e nella Regione Sardegna deve essere comunque acquisita anche la preventiva autorizzazione del Presidente della Regione.

Il decreto prevede anche un’ulteriore riduzione del traffico ferroviario gestito da Trenitalia.

Infine, il provvedimento chiarisce che l’obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni previsto per chi entra in Italia non si applica al personale sanitario, ai lavoratori transfrontalieri per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza o abitazione.

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