Elettrificare il bike sharing: un esempio di cosa può fare un Comune

L'esperienza di Marsiglia ha dimostrato che si può passare dal bike all’e-bike sharing con successo e senza disagi per gli utenti già abbonati: tempi, costi, attori coinvolti, caratteristiche tecniche e risultati ottenuti. Un progetto replicabile anche da altre amministrazioni.

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Un Comune può decidere di elettrificare il servizio bike sharing esistente per diversi motivi, ad esempio per la morfologia non pianeggiante del suo territorio.

Il passaggio dal sistema tradizionale di bike sharing all’e-bike sharing può richiedere delle interruzioni del servizio, creando disagi agli utenti già abbonati.

Un’esperienza ben riuscita è quella della città metropolitana di Aix-Marseille-Provence che ha deciso rinnovare l’offerta di vélo (bici) condivise di Marsiglia. E poiché si tratta di un progetto replicabile anche da altre amministrazioni locali europee, vediamone alcuni aspetti.

Integrazione con gli strumenti di pianificazione

L’esperienza di Marsiglia si inserisce dentro due strumenti di pianificazione a scala metropolitana. Uno è il Plan de Mobilité Métropolitain 2020-2030 che stabilisce strategie e azioni per migliorare gli spostamenti di persone e merci, contando su un budget di oltre 7 miliardi di euro.

Nel piano spiccano due obiettivi principali: migliorare la transizione energetica del settore (es. -29% di consumo di energia finale rispetto al 2017) e aumentare l’uso della bicicletta, portando la relativa quota modale dall’1% al 7%.

Il ruolo della bici è supportato anche dal Plan Vélo 2019-2024 (pdf), strumento anch’esso di scala metropolitana, dotato di 100 milioni di euro. Questo piano considera il sistema della viabilità ciclistica dal punto di vista infrastrutturale (realizzare, ricucire e mettere in sicurezza le piste ciclabili) e dà attenzione all’apprendimento (scuola della bici), ai rivenditori (noleggio mezzi e attrezzatura), agli incentivi per l’acquisto dei mezzi, allo sharing, alla segnaletica, alle stazioni, alle officine per la riparazione e alle attività di sensibilizzazione.

La città metropolitana di Aix-Marseille-Provence ha puntato così su Marsiglia, una città che offre uno dei più grandi sistemi di bike sharing della Francia.

La sfida per l’amministrazione locale

A Marsiglia, seconda città più grande della Francia per estensione e per numero di abitanti, la bici elettrica è particolarmente indicata perché presenta forti dislivelli. Infatti, molte stazioni “strategiche” si trovano su pendii ripidi, come quella di Saint-Charles.

Il servizio era fornito con 1000 bici tradizionali e 130 postazioni per il loro deposito. Un budget complessivo di 43 milioni di euro è stato messo a disposizione per riqualificare il servizio bike sharing, adottando un nuovo modello 100% elettrico (sostituzioni di mezzi e stazioni) e per aumentare il numero di viaggi in bicicletta.

E questo processo di “elettrificazione” si sarebbe dovuto fare senza creareinterruzioni tra il servizio precedente e il nuovo, né disagi agli utenti già abbonati.

Realizzazione: tempi, attori coinvolti, scelte tecniche

Il 19 dicembre 2022, dopo 8 mesi dall’aggiudicazione del contratto, il nuovo e-bike sharing, è stato lanciato. In circa 3 mesi il servizio è entrato a regime, distribuendo gradualmente 2000 bici a pedalata assistita (il doppio in confronto al vecchio modello) in 200 stazioni di deposito e ricarica (rispetto alle 130 precedenti).

I principali attori coinvolti in questo processo sono stati:

  • operatore del servizio: Inurba mobility, azienda spagnola nella gestione di servizi di biciclette self-service per conto delle autorità locali, che ha assicurato l’investimento, l’installazione e la gestione operativa del servizio;
  • fornitore: Fifteen, azienda francese incaricata da Inurba per la fornitura di bici a pedalata assistita, stazioni di ricarica e interfacce software;
  • installatore delle stazioni (Citeos).

Per quanto riguarda le scelte tecniche, la bici proposta da Inurba mobility per attrezzare il nuovo servizio “Levélo” è il modello Fusion di Fifteen, una bici a pedalata assistita, leggera e con un’autonomia fino a 65 km.

Il servizio è accessibile in diversi modi: dall’applicazione levélo (con geolocalizzazione, guida GPS e assistenza), tramite il servizio di biglietteria ai distributori automatici (totem) dedicati, oppure utilizzando i biglietti del trasporto pubblico.

La stazione è composta da un’unica colonnina di ricarica. Le bici vengono depositate una accanto all’altra: basta avvicinare la bici al terminal o alla prima bici parcheggiata. Queste si tengono unite e si ricaricano, tramite due elettromagneti – posti nella parte posteriore e anteriore del mezzo, che consentono il trasferimento di energia dal totem (immagine in alto). Questa innovazione, brevettata da Fifteen, riduce notevolmente le dimensioni delle postazioni e il lavoro di installazione.

Diverse tecnologie sono messe a disposizione dell’operatore: per ottimizzare la riallocazione dei mezzi nelle postazioni di ricarica, il gestore ha uno strumento che prevede la domanda di bici nelle diverse stazioni. Per facilitare la manutenzione della flotta, la bici è dotata di un sistema di autodiagnosi a bordo e per proteggere il mezzo è dotata di un dispositivo di sicurezza (allarme, blocco motore e geolocalizzazione).

Per monitorare la quantità e la qualità del servizio sono stati predisposti dei sensori a bordo delle bici. In questo modo l’ente Città metropolitana può accedere ai dati per la mappatura dei tragitti e il monitoraggio delle presenze sui vari percorsi.

Indicatori come la velocità media di percorrenza, il tempo medio di sosta per km o le vibrazioni assorbite dalla bici durante il suo tragitto, consentono di valutare il livello di ciclabilità in ogni area del territorio. Tutti dati utili per migliorare il servizio e per supportare i decisori politici locali.

Come anticipato, il trasferimento degli abbonati dal servizio precedente è stato uno degli obiettivi dell’amministrazione pubblica: per rendere questa transizione il più agevole possibile il nuovo servizio Levélo 100% elettrico è accessibile senza costi aggiuntivi fino alla scadenza dell’abbonamento iniziale. In questo modo, i vantaggi acquisiti con il vecchio abbonamento vengono trasferiti automaticamente alla nuova applicazione, senza perdere i minuti bonus.

Le tariffe del servizio

L’autorità locale ha deciso mantenere prezzi accessibili anche nel nuovo sistema elettrico al 100%. Queste le tariffe:

  • biglietto occasionale: per i primi 30 minuti il costo è di 1 euro, poi si aggiungono 0,05 € al minuto (nessun costo di accesso).
  • pass 24 h: possibilità di usare le bici tutta la giornata pagando un costo di accesso di 3 euro. I primi 30 minuti sono gratuiti, poi si aggiungono 0,05 € al minuto.
  • biglietto mensile: per poter usufruire del servizio in maniera illimitata, il costo è di 6 euro al mese. I primi 30 minuti sono gratuiti, poi si aggiungono 0,05 € al minuto.

Per incoraggiare la nuova generazione a pedalare, gli studenti under 26 possono abbonarsi al servizio con una tariffa agevolata di soli 3 euro al mese.

Inoltre, gli abbonati ai trasporti pubblici (Lacarte o Transpass) possono usufruire del servizio gratuitamente e senza limiti per viaggi inferiori a 30 minuti, poi si aggiungono 0,05 € al minuto. Proprio per facilitare il trasporto multimodale, è sufficiente passare la carta del traporto pubblico sopra la bicicletta per poter accedere al servizio. L’abbonamento al servizio può essere pagato al 50% dal datore di lavoro.

Tre mesi dopo il lancio…

Nonostante il nuovo programma sia partito in uno dei mesi più freddi dell’anno, il numero di viaggi giornalieri ha superato il record precedente in un solo mese. Il numero medio di spostamenti al giorno in bici è aumentato ogni mese: a gennaio 2023 si sono registrate 2700 corse al giorno, a febbraio 5600, a marzo 8000… e l’ultima settimana di marzo? 9500 viaggi al giorno. In media, sono stati 3500 gli utenti che nel mese di marzo hanno usufruito ogni giorno del servizio (rispetto ai 2000 registrati al lancio).

L’amministrazione ritiene che con molta probabilità quest’estate il numero di spostamenti in vélo supererà tutti i record.

Il successo dell’esperienza marsigliese è stato confermato anche dagli utenti che utilizzano l’app, che invita gli utenti a valutare i loro viaggi (l’84% è stato considerato da buono a eccellente).

Insomma, elettrificare un servizio bike sharing senza creare interruzioni per chi era già abbonato è fattibile e se quest’azione è integrata in una strategia di pianificazione sovracomunale non solo apporta benefici al territorio, ma può contribuire concretamente al raggiungimento di obiettivi di mobilità prefissati su scala più ampia, come è stato per Marsiglia.

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