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Domanda elettrica in ripresa ad aprile. Rinnovabili al 35,5% nel primo quadrimestre

Il netto aumento dei consumi industriali fa ritornare la richiesta elettrica al periodo pre-Covid. La generazione da rinnovabili nei primi quattro mesi dell'anno ci conferma che la corsa verso gli obiettivi 2030 è ancora ai blocchi di partenza.

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Il confronto della domanda elettrica in Italia ad aprile 2021 con lo stesso mese del 2020 è notevole: +21,7%, soprattutto per un chiaro aumento dei consumi industriali, in particolare del comparto siderurgico, chimico, meccanico, dei materiali da costruzioni e metalli non ferrosi.

Un dato che va ponderato visto che un anno prima ci trovavamo in pieno lockdown (rispetto ad aprile 2019 l’incremento è dello 0,4%).

Come conseguenza il mese scorso si è registrato un incremento del 23,6% della produzione termoelettrica e dell’import (+77,3). La quota delle rinnovabili, che ad aprile 2020 era salita al 48%, un anno dopo è scesa al 37,7%.

Nel mese le rinnovabili hanno poi generato quasi 9,2 TWh, circa 400 GWh in meno di un anno prima.

Dalla tabella del rapporto mensile di Terna (allegato in basso), vediamo i dati sulla produzione di rinnovabili, e il confronto con aprile 2020.

Dati per il primo quadrimestre 2021

In questi primi quattro mesi dell’anno la domanda di energia elettrica è cresciuta del 6,2% rispetto al primo quadrimestre 2020, ma è in calo dell’1,6% sul primo quadrimestre 2019.

Nel periodo gennaio-aprile 2021 le rinnovabili hanno generato circa 36,5 TWh, pari al 35,5% della domanda di elettricità.

Non una delle percentuali più elevate di sempre, come è possibile vedere dal grafico in alto. La generazione di rinnovabili è aumentata di 1,2 TWh rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Tra le rinnovabili l’aumento della produzione 2021 va attribuito all’idroelettrico (+7,7%) e dell’eolico (+10,6%) in confronto al periodo gennaio-aprile 2020. Perde qualcosa il FV (-6,2%).

Fotovoltaico ed eolico hanno coperto in questa prima parte dell’anno, rispettivamente, il 7% e il 7,6% della domanda elettrica del paese (14,6% in totale).

La produzione di eolico e FV insieme (15 TWh) è di 300 GWh più elevata del primo quadrimestre 2020, ed è inferiore di 600 GWh rispetto al 2019.

Un dato che dovrebbe far capire come la corsa verso gli obiettivi 2030 sia ancora ai blocchi di partenza (solo 2,8 TWh in più per FV ed eolico rispetto a 8 anni fa, nel 2014).

La produzione idroelettrica con 13,6 TWh (circa 1 TWh in più del 2020) ha soddisfatto il 12,6% della richiesta elettrica. La generazione da bioenergie è al 5,9%, la geotermia all’1,8%.

Ad aprile eolico e fotovoltaico insieme costituivano il 41% di tutte le fonti rinnovabili, mentre l’idroelettrico è al 37,4%.

 

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