Condizionatori, i consigli dell’Enea per risparmiare

Dall'abbinamento con pannelli fotovoltaici alla posizione in casa degli impianti: alcuni suggerimenti per tenere bassi i consumi e i costi in bolletta.

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L’ondata di calore che sta investendo l’Italia fa tornare attuale una domanda che in molti si staranno ponendo in questi giorni: come ottimizzare gli impianti di condizionamento dell’aria così da risparmiare in bolletta?

I tecnici di Enea hanno pubblicato una guida contenente diversi consigli e accorgimenti per massimizzare i benefici ambientali e i risparmi energetici.

I benefici della manutenzione regolare

Come qualsiasi altro elettrodomestico, anche il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente. Inoltre, è importante controllare la tenuta del circuito del gas. Se il condizionatore non viene manutenuto correttamente, tende a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più rispetto ai parametri di fabbrica.

La normativa prevede l’obbligo di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 12 kW per quelli estivi e a 10 kW per quelli invernali.

Oltre all’aspetto energetico, è importante sottolineare che nei filtri dell’aria e nelle ventole si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale.

Attenzione alla classe energetica

La scelta del climatizzatore rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi e ridurre il costo in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia, per minori consumi ed emissioni sono sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A.

Il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta energetica è relativo a 1.400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento, a cui è sommato il consumo di energia in altre modalità (ad esempio lo “standby”).

La tecnologia inverter

In un climatizzatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità.

Questi modelli, particolarmente funzionali nel caso in cui si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, sono più costosi di quelli dotati di tecnologia on-off, ma hanno un minore consumo energetico, ridotta rumorosità e garantiscono un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.

La posizione dell’impianto

In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

Chiudi le persiane durante le ore più calde

È abitudine comune lasciare le persiane aperte anche quando non si è in casa, permettendo al calore di entrare attraverso gli infissi. Attivando il climatizzatore al rientro in casa, questo si trova a dover soddisfare un maggiore fabbisogno di energia per raffrescare gli ambienti. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori.

Non raffreddare troppo l’ambiente

Il più delle volte, portare la temperatura interna due o tre gradi al di sotto di quella esterna è già sufficiente per ottenere il comfort ricercato. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.

Coibenta i tubi del circuito refrigerante all’esterno

Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.

Utilizza termostati programmabili

Imposta il termostato a una temperatura confortevole e usa programmi di raffreddamento per ottimizzare il consumo energetico quando non sei in casa o di notte. Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort.

Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno.

L’abbinamento pompa di calore-fotovoltaico

Il massimo vantaggio si può ottenere abbinando l’impianto a pompa di calore a un sistema fotovoltaico in grado di coprire il consumo di energia elettrica necessario per il funzionamento della macchina. Risulta essenziale sincronizzare il funzionamento del climatizzatore con la produttività dell’impianto, che è massima durante le ore centrali della giornata.

Fai un check-up alla tua casa

Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare, valutandone il rapporto costi-benefici.

Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Conosci il tuo impianto

Per capire se un modello di pompa di calore è efficiente bisogna considerare due valori: il COP (Coefficient of Performance) per il funzionamento invernale e l’EER (Energy Efficiency Ratio) per il funzionamento estivo. Tali coefficienti esprimono il rapporto tra l’energia resa e l’energia elettrica consumata: per fare un esempio, se una pompa di calore ha un COP pari a 4 (alta efficienza), significa che per ogni unità di elettricità consumata trasferisce quattro unità di calore.

È quindi chiaro che più i valori di COP e EER sono elevati più il climatizzatore è efficiente e, di conseguenza, minore risulta il consumo in bolletta, fermo restando adeguate e corrette condizioni di utilizzo.

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